
Ho fatto questi dolcetti ad Oxford, una freddissima sera di dicembre, l’anno scorso, in compagnia della mia carissima amica d’infanzia, Marilena, che adora letteralmente il cocco, ma mi ero dimenticato di pubblicarli, non di quanto fossero deliziosi. Marilena è stata testimone del mio incontro indimenticabile con Brontë Aurell, a Londra, nel suo Scandikitchen Bar. E perciò dedico a lei, Marilena, questa ricetta tratta da “Fika and Hygge”.
Ingredienti
3 albumi un pizzico di sale
200 g di zucchero semolato
200 g di cocco grattugiato essiccato
50 g di mandorle macinate
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
la scorza grattugiata di 1 lime
1 cucchiaino di cardamomo in polvere (circa 2,5 g)
50-100 gr di cioccolato fondente
Metodo
Montare gli albumi a neve ferma. In una ciotola capiente mescolare il cocco, lo zucchero e le mandorle frullate finemente, quindi incorporare gli albumi, aggiungere la vaniglia, la scorza grattugiata del lime, il cardamomo e amalgamare tutto dolcemente con una spatola. Si otterrà un impasto un po’ appiccicoso, ma abbastanza sodo da lavorare. Lasciare il composto a riposare in frigo per 15-20 minuti, affinché sia più facile da modellare.
Preriscaldatre il forno a 175°C. Dividere il composto in pezzi da 25 grammi ciascuno, facendo delle palline con le mani, e modellando la forma di una piccola cima. Cuocere in forno tra gli 8 e i 12 minuti. Ma ciò dipende dalla misura dei dolcetti e dalla potenza del forno. Sempre è bene controllarne la cottura (ma fino a 15 minuti!). L’importante è che le estremità diventino belle dorate. A quel punto i dolcetti sono pronti. Farli raffreddare completamente.
Far fondere metà del cioccolato a bagnomaria, togliere il pentolino dal fuoco e unite immediatamente l’altra metà di cioccolato, mescolando bene. Aspettare due minuti fino a che il cioccolato non risulti sciolto, quindi, con cura, intingere la base di ogni dolcetto nel cioccolato fuso, e far raffreddare completamente, prima di mangiare.
NOTE
Sono facilissimi da realizzare e vanno via in men che non si dica.
Siccome ero in Inghilterra ho usato una spezia molto usata là come il cardamomo, con il lime, per insaporire i Kokostoppe. Ma Brontë Aurell scrive che si possono usare altre opzioni come lamponi o lingonberries (introvabili se non da Ikea) surgelati e leggermente schiacciati (3 cucchiai).
Non so, inoltre, se vi ho mai detto che il “Fika” (parola, certo, non nobilissima nella lingua italiana… hahaha) è una vera e propria istituzione sociale in Svezia e in altri paesi scandinavi, dove si declina con altri nomi. Per capirci, sarebbe la nostra “pausa caffè”, ma è molto di più. È una forma di stare insieme, di rilassarsi, di pensare agli affetti cari, di godersi semplicemente la vita.
