TAMRIYE, I DOLCETTI MEDIORIENTALI CON SEMOLINO E STORIE DI SANTI

Ieri ricevo un email da una mia alunna. “Prof., con questo isolamento forzato mi mancano i suoi dolci. Ma quando pubblica quelle sfogliatelle che aveva promesso il 20 marzo?”
Cioè, commosso.
Una persona che annota la data di un post e che lo aspetta!
È la cosa bella di questa quarantena!

Ma andiamo a questi dolcetti.

Prima, una spiegazione molto simpatica.
In arabo, “Tamriye significa “fatto con i datteri”, ma in questa ricetta non c’è l’ombra di un dattero…
Chissà come mai…

È comunque un dolce con forti associazioni religiose. I cristiani greco-ortodossi lo preparano per il giorno di San Matteo (“Mar Metr”), mentre i maroniti lo celebrano per l’Assunzione della Vergine (“Eid al-Saydeh”).

È tradizionalmente preparato con un impasto estremamente sottile che viene fritto e cosparso di zucchero a velo.

Ingredienti per una ventina di Tamriye

50 g di semolino (normale, non fine)
480 ml di latte intero
50 g di zucchero superfine
1 cucchiaio di acqua di fiori d’arancio
250 g di pasta sfoglia (comprata, come confessa aver fatto anche Anissa Helou in questa ricetta)
Farina, q.b.
1 tuorlo d’uovo grande sbattuto con 1 cucchiaino di acqua
Zucchero a velo, per rifinire

Mettere il semolino, il latte e lo zucchero in una casseruola a fuoco medio e portare a ebollizione, mescolando costantemente. Abbassare poi il fuoco e continuare a mescolare per altri 5 minuti. Aggiungere l’acqua dei fiori d’arancio e mescolare per circa un altro minuto. Togliere dal fuoco e versare in un piatto ampio in modo che la pastella sia distribuita uniformemente per circa 1/2 cm di spessore. Lasciare raffreddare completamente prima di tagliare in quadrati di 4 cm. Si dovrebbero ottenere 16 pezzi, ma a me ne è venuto qualcuno in più….

Preriscaldare il forno a 200°C. Rivestire di carta-forno una leccarda da forno.

Stendere la pasta sfoglia sottilmente, cospargendola di farina affinché non si attacchi.

Tagliarla in 16 pezzi quadrati, 4 x 4, di circa 10 cm l’uno. Posizionare un pezzo della pastella al semolino al centro di ogni quadrato, raccogliere un angolo e riporlo sul ripieno, posizionando l’angolo al centro del quadrato. Ripetere con gli altri angoli fino a ottenere una specie di “busta chiusa”. Alla fine dell’operazione, spennellare con l’uovo sbattuto i 16 pacchetti riempiti.
Cuocere fino a quando non diventano belli dorati, dai 15 ai 20 minuti. Forse di più. Controllate. Nel mio forno ci sono voluti 35 minuti. Trasferirli su una gratella e lasciarli raffreddare.
Mangiare subito i “tamriye”, spolverati con zucchero a velo, perché sono una delizia…. Altrimenti conservare i “tamriye” in un contenitore ermetico a temperatura ambiente per un massimo di 2 giorni.

4 commenti Aggiungi il tuo

  1. Giordano Bonciani ha detto:

    Buoniiiiiiiiiiii!!!! 😋😋😋😋

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    1. gloggtheblog ha detto:

      E si fanno in 10 minuti!!!! 😊😊😊😊

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  2. Vrnda Vilasini ha detto:

    Que receita maravilhosa, como tudo o que vc posta aqui! Estes Tamriye, um café e Hafez são as passagens para o Médio Oriente 😊

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    1. gloggtheblog ha detto:

      Obrigado!!! Uns docinhos dignos de Annemarie Schwarzenbach!

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