
E se dei bambini ti dicessero: “Dai, Biagio, facci delle tortine!”, come la mettiamo ? Subito all’opera, allora!
In svedese “Hallongrottor” vuol dire “la tana dei lamponi”. È un titolo ispiratore e poetico per queste mini-tortine. Un dolcetto che piccoli e grandi amano in Svezia e in tutta la Scandinavia, e che non manca in nessun libro di ricette di famiglia.
Ingredienti per 20 forme di muffins grandi o 35 muffins piccoli
250 g di burro, a cubetti (freddo)
1 cucchiaino di scorza di lime grattugiata
200 g di farina
80 g di maizena
2 cucchiaini di zucchero vanigliato o estratto di vaniglia o i semi di un baccello di vaniglia
75 g di zucchero a velo
1 cucchiaino di lievito per dolci
un pizzico di sale
150 g di marmellata di lamponi di ottima qualità, a elevato contenuto di frutta (o qualsiasi altro gusto, a vostra scelta)
mandorle a lamelle e zucchero a velo per decorare
Metodo
Preriscaldare il forno a 180 °C .
In un mixer con la frusta (l’accessorio paddle) o in un robot da cucina, unire il burro e la scorza di lime con gli ingredienti secchi (farina, maizena, zucchero vanigliato, zucchero a velo, lievito e sale), fermandosi quando non si sia ottenuto un impasto liscio e uniforme. Non lavorarlo eccessivamente.
Prendere in mano l’impasto e dagli la forma di un salsicciotto. Tagliare l’impasto (calcolare pezzi da 15 g o 25 g) e formare delle palline, tipo polpette. Posizionare le palline nei pirottini dei muffin.
Premere ogni pallina al centro, usando il pollice per creare un foro profondo che possa accogliere un cucchiaio di marmellata (o un cucchiaino di marmellata, se si fanno delle tortine in stampi piccoli per muffin). Finalizzare con le mandorle laminate.
Cuocere in forno preriscaldato per 15-20 minuti o fino ad ottenere un colore leggermente dorato. Togliere dal forno e lasciare raffreddare (completamente) su una gratella. Poi rimuovere le tortine dai pirottini e sistemarli su un bel piatto, spolverizzando con zucchero a velo.
Note
La ricetta ricorda quella delle buonissime “tartelettes alla viennese”, di Delia Smith, dal libro “Cakes”, che ho imparato a fare grazie alla proposta di Araba Felice.
Il foro che il pollice creerà non dovrà essere eccessivamente profondo, come quello che, invece, violentemente ho prodotto io in qualche tortina. Anche perché la marmellata tende ad adagiarsi e perciò ad attaccarsi al pirottino. Certo, questa è anche la gioia dei bambini (e forse non solo…) che si mangerebbero anche la carta di questi dolcetti!
Bisogna assolutamente farle raffreddare completamente, prima di estrarle dai pirottini. Questo è dato per sottinteso dall’Autrice, per non ritrovarsi con una tortina distrutta e sfrangiata.
Volendo, se i pirottini sono veramente piccoli, non c’è proprio bisogno di estrarli e poggiarli su un piatto di portata. Non ne vedo la necessità. Regolatevi voi, secondo il vostro criterio di estetica culinaria!…
Qualsiasi marmellata va bene, ma quella di lamponi, meglio ancora se fatta in casa, è la confettura tradizionale di questi dolcetti, considerando anche il loro nome così suggestivo. Io ho usato proprio quella. Secondo me andrebbe bene anche quella di fragole, di mirtilli, o di ribes.
Si mantengono bene in un contenitore ermetico per 2-3 giorni, avvisa la buona Brontë Aurell, ma non ci arrivano, ve lo assicuro. Vedere mangiare i bambini e i loro genitori è impagabile.