IL CUOCO SVEDESE DEI MUPPETS E IL “PLUM, BLACKBERRY, AND BAY FRIAND” DI OTTOLENGHI

Ma voi ve lo ricordate il divertentissimo Cuoco Svedese dei Muppets? Io lo adoravo. No, sbaglio. Lo adoro. Perché ogni tanto me lo rivedo su Youtube. Io devo assomigliarci. Quasi tutti gli sketch del Cuoco Svedese iniziavano con lui in una cucina, mentre agitava alcuni utensili e cantava la sua canzoncina mezza svedese, strampalata, con un farfugliamento semi-comprensibile che ricordava i suoni caratteristici della pronuncia svedese. E io che avevo cominciato a studiare lo svedese, vi dico che è proprio così… Le parole della canzone cambiano leggermente da un episodio all’altro, ma finiscono sempre con “Bork, bork, bork!” mentre lo Chef si lancia gli utensili alle spalle.
Dopo la sua introduzione, lo Chef comincia a preparare una ricetta spiegando quello che sta facendo. Non si capisce niente. Ma queste “spiegazioni” sono necessarie, dato che per cucinare Olaf, questo è il nome del cuoco, usa spesso oggetti, diciamo, poco ortodossi, come armi da fuoco, racchette da tennis, accette, ecc. La scenetta generalmente degenera in un finale in cui gli alimenti si rivoltano, forse giustamente, contro di lui.
Alcuni dicevano che Jim Henson, il creatore dei Muppets, per il Cuoco Svedese si fosse ispirato – e questa teoria è la più bella di tutte – alla grande Julia Child, che durante lo show The French Chef, usava alcuni strani ingredienti, cuoceva il cibo in modo assai bizzarro, e, se avete visto qualche video su Youtube, cambiava il tono della sua voce per dialogare in modo buffo con il cibo.
Lasciamo il Cuoco Svedese.
In attesa che mi arrivi il nuovo libro del gruppo che lavora con Ottolenghi, “Ottolenghi Test Kitchen, Shelf Love”, scritto da Noor Murad e lo stesso Yotam Ottolenghi, eccovi questo iper-mega delizioso “friand” con prugne, more e alloro. Potete accompagnato con crema pasticciera, gelato alla vaniglia o panna montata. Potete cambiare la frutta, a seconda della stagione. Lamponi e pesche possono essere utilizzati nei primi mesi estivi, per esempio. Pere e mele adesso in autunno.
Insomma, una cosa dell’altro mondo in questo mondo. Avete problemi? Ve li dimenticate.

Ingredienti per 6 persone (generosamente, dice Ottolenghi)

200 g di more
4 prugne mature, private del nocciolo, tagliate a spicchi da 1 cm (circa un 360 g)
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
60 g di zucchero semolato
3 foglie di alloro fresche
1 cucchiaino di cannella in polvere
60 g di farina per tutti gli usi
200 g di zucchero a velo, setacciato
120 g di farina di mandorle
⅛ cucchiaino di sale
150 g di albumi (da 4 o 5 uova grandi)
180 g di burro non salato, fuso e leggermente raffreddato

Metodo

Mettere le more e le prugne in una ciotola con la vaniglia, lo zucchero semolato, le foglie di alloro e ½ cucchiaino di cannella. Mettere da parte per 30 minuti. Non lasciate la frutta a macerare più a lungo, poiché altrimenti la frutta diventerà troppo succosa.
Preriscaldare il forno a 200 ° C.
Mescolare la farina, lo zucchero a velo, la farina di mandorle, il restante ½ cucchiaino di cannella e il sale in una grande ciotola separata. Mettere da parte.
Sbattere leggermente gli albumi a mano per 30 secondi, in modo che inizino appena a schiumare. Mescolare nella miscela di farina, insieme al burro fuso, fino a quando non si sarà amalgamato.
Versare l’impasto in una teglia rivestita di carta-forno da 23 x 33 cm e ricoprire uniformemente con la frutta e i succhi. Infornare per 60 minuti, coprendo la teglia con un foglio di alluminio per gli ultimi 10 minuti, finché la torta non sarà dorata e la frutta comincerà a gorgogliare. Mettere da parte per 10 minuti prima di servire.

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