
Di solito quando sfoglio un libro di ricette, passo direttamente alla sezioni dolci. Non so se è un peccato veniale o è una superficialità. Inoltre, non sono avvezzo a pubblicare ricette salate (ogni tanto lo faccio, certo) ma mi piace passare l’immagine del goloso, grassone e lieto (e in questo un po’ di verità ci sarà pure…). Ma questa dovevo farla. È una ricetta di Ottolenghi, un nome, una garanzia. Avevo tutti gli ingredienti in casa. Ma la prima volta che l’ho fatta, i miei ceci (che ovviamente non ho comprato in scatola… vade retro, lattina!) sono rimasti un po’ troppo duri, sebbene abbiano passato parecchie ore in casseruola. Racconto a mia mamma l’accaduto, vulgata, “i ceci duri”. Ah, la mia inesperienza. Mia mamma si è convertita in una specie di consigliera alla Barbara Alberti sui vecchi giornali tipo Gente, Oggi, eccetera. Con l’eleganza di sempre mia mamma ha cominciato a sgridarmi: “Ma no! Devi lasciarli in ammollo tutta la notte… con il bicarbonato! Ma è la prima volta che fai i ceci? E non te l’avevo già spiegato come fare?!?! Ma non mi senti ? Falli di nuovo e poi mi racconti”.
Seguire l’esperienza fa tutta la differenza.
Meditate, gente, meditate….
La ricetta è tratta da Yotam Ottolenghi, Simple, London, Ebury Press, 2018.
Ingredienti per quattro persone
3 cucchiai di olio d’oliva, più dell’altro per servire
½ cipolla, tritata finemente (circa 100 g)
2 spicchi d’aglio, schiacciati
2 cucchiaini di cumino macinato
10 g di foglie di timo, tritate finemente
circa 7 filetti di acciughe sott’olio, scolati e tritati finemente (25 g scarsi)
1 limone: tritare finemente la buccia di ½, quindi spremere per ottenere 2 cucchiai
sale e pepe nero
Tra i 400-500 g di ceci, ammorbiditi precedentemente nell’acqua e bicarbonato tutta la notte, poi scolati, cotti e lasciati da parte
1 cucchiaino di zucchero di canna
400 ml di brodo di pollo
200 g di pasta (gigli, farfalle, conchiglie o orecchiette)
50 g di foglie di spinaci novelli
15 g di prezzemolo, tritato grossolanamente
1½ cucchiaino za’atar
Metodo
Mettere l’olio d’oliva in una padella capiente e mettere a fuoco alto. Aggiungere la cipolla, l’aglio, il cumino, il timo, le acciughe, la scorza di limone, ½ cucchiaino di sale e una bella macinata di pepe. Friggere per 3-4 minuti, mescolando spesso, fino a quando il tutto non sarà morbido e dorato. Abbassare il fuoco a medio-alto, quindi aggiungere i ceci già pronti, lessati e scolati, e lo zucchero e friggere per 8 minuti, mescolando di tanto in tanto, finché i ceci iniziano a dorarsi e a diventare croccanti. Aggiungere il brodo di pollo e il succo di limone e cuocere a fuoco lento per 6 minuti, finché la salsa non si sarà leggermente ridotta. Togliere dal fuoco e mettere da parte. Si può, certo, prepararla in anticipo, e farla poi scaldare prima di servire.
Portare a ebollizione una pentola capiente di acqua salata. Aggiungere la pasta e cuocere per 8 minuti, o secondo le istruzioni sulla confezione, fino al dente. Scolare e mettere da parte. Unire ai ceci gli spinaci e il prezzemolo; il calore residuo della salsa dovrebbe cuocere gli spinaci, ma se non appassiscono basta scaldare dolcemente i ceci sul fuoco. Trasferire la pasta nella casseruola con i ceci e mescolare per amalgamare. Dividere in 4 ciotole e cospargere con lo za’atar. Terminate con un filo d’olio e servite.
Quel piatto di farfalle con i ceci lo trovo molto appetitoso, poi io amo alla follia i ceci 🙂
Un abbraccio
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Appena hai voglia, provala! È buonissima!!!! 🥰🥰🥰
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