
“Fiori rosa, fiori di pesco. C’eri tu”, cantava il grande Battisti. Le pesche, simbolo d’immortalità nella cultura cinese. E nell’antico Egitto frutto sacro ad Arpocrate, il dio del silenzio e dell’infanzia. Non per nulla, ancora oggi le guance dei bambini vengono paragonate alle pesche.In verità, provengono dalla Persia, da cui il loro nome.
Infatti, mia nonna le chiamava “pérsichi”, o “péssichi”.
A volte, d’estate, quando ero adolescente, mio papà mi portava a casa sua e, rimasti da soli io e lei, in un dialetto stretto e quasi arcano, che è stata una delle mie prime esperienze linguistiche, mi parlava di cose di famiglia, “cose che ormai avrei potuto capire”, già che ero un ometto, sbucciando abbondanti quantità di pesche belle gelate. Sarà per questo che amo ormai la frutta fredda da frigo.
Questo dolce mi ha fatto pensare alla mia nonna e alle sue pesche. E anche alla ricotta che donna Carmela le portava, sempre freschissima. Mi ricordo tutto fotograficamente.
Anche questa è una “torta della nonna”. La ricetta è di Nonna Luisa, del Chianti. In originale le ragazze di Food52, specie Emma Laperruque, la chiamano “Louisa’s Cake with Peaches”. Una torta dalla “texture” quasi da cheesecake, per via della presenza della ricotta, e non eccessivamente dolce. Fatta specialmente per coloro che hanno paura degli zuccheri. adatta sia a colazione che a dessert.
Vi avviso che ho recentemente fondato un club chiamato “zucchero 400 grammi” e che tra poco comincio la dieta.
“Fiori rosa, fiori di pesco. C’eri tu”.
Ingredienti
127 g di burro non salato, a temperatura ambiente
170 g di farina 00
225 g di zucchero
3 uova grandi
Un pizzico di sale
246 g di ricotta fresca
La scorza grattugiata di 1 limone
1 cucchiaio di lievito in polvere
213 g circa di pesche sbucciate e tagliate a dadini piccoli
Zucchero a velo per spolverare (facoltativo)
Come fare
Preriscaldare il forno a 200° C. Imburrare e infarinare una tortiera da 23 cm o 25 cm di diametro, oppure rivestirla con della carta-forno .
In una planetaria, montare il burro con lo zucchero a media velocità fino a ottenere una crema soffice e chiara (ci vorranno circa dai 3 ai 5 minuti). Abbassare la velocità al minimo e aggiungere le uova una alla volta, mescolando bene dopo ogni aggiunta. Aggiungere la farina, quindi aggiungere il sale, la ricotta, la scorza di limone, il lievito e le pesche sbucciate e tagliate a dadini, mescolando bene dopo ogni aggiunta.
Versare l’impasto nella tortiera preparata, livellando la parte superiore. Cuocere per circa 30-35 minuti, e comunque fino a quando la torta non sia diventata dorata e abbia iniziato a staccarsi dai bordi. Far raffreddare per 10 minuti, poi aprire la tortiera e far raffreddare completamente .
Spolverare con dello zucchero a velo, se lo si vuole, e servire semplice così o con altre pesche.

avevo visto giusto sulla pagina, sono proprio le mie torte preferite, non troppo ricche, ma buone al palato, unica cosa che mi intimorisce sono le dosi …127, 243, 213 🙂 non sono mai così precisa !!!
Sai che qua da noi nel piacentino si chiamano “persag”? assomiglino al vostro dialetto siciliano, non trovi?
Comunque va provata, non ci sono scuse!!! Un abbraccio!
elena
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Arrotonda le dosi!!! E poi via libera!!! Persag é bellissimo
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