HAVREFLARN, BISCOTTI NATALIZI SVEDESI, E LA FESTA DI SANTA LUCIA IN SVEZIA

Come molti di voi già sapranno, Santa Lucia, che oggi il calendario ci ricorda, è originaria di Siracusa. Mi sono sempre chiesto come e perché questa tradizione tipica siciliana sia arrivata fino in Svezia, fino a diventare un giorno veramente speciale, il “Luciadagen”. Ho fatto qualche ricerca ma con scarsi risultati scientifici. Sembra, comunque, che nel Settecento alcune famiglie aristocratiche svedesi abbiano introdotto questa tradizione, unendo il sacro al mitologico, come terapia per combattere l’oscurità delle corte giornate invernali della Scandinavia. La mattina del 13 dicembre, il giorno più breve dell’anno, come avrebbe scritto anche il grande poeta barocco inglese John Donne, la figlia maggiore della famiglia, avrebbe dovuto travestirsi da santa Lucia e servire la colazione a letto ai propri genitori.
Due secoli più tardi, nel 1927, un quotidiano di Stoccolma lancia il primo concorso tra i propri lettori per votare la Lucia più bella. Nasce così la tradizionale festa di Santa Lucia svedese come la si conosce oggi.
Una volta ho assistito personalmente a una processione di “Sankta Lucia”. C’è una bambina o ragazza, con una corona di candele in testa che impersonifica Lucia. E’ scortata da damigelle e paggetti vestiti in abito bianco, legato in vita da una fascia rossa. In coro cantano canzoni natalizie e portano luce e dolci allo zafferano (come i famosi “Lussekatter” – letteralmente, i “gattini” di Santa Lucia – conosciuti pure come “lussebullar”, deliziose brioches allo zafferano). Ho bevuto dei bei bicchieri di glogg (a cui ho poi dedicato il nome del mio blog…) e ho cantato con discrezione – per non scandalizzare gli svedesi, sempre molto contenuti – “Sul mare luccica l’astro d’argento…” rigorosamente in svedese…
Anche questi “Havreflarn”, i biscotti di avena tipici delle festività natalizie svedesi, sono dedicati alle mie care amiche @cortomaldestro @giovanna_teresi e @marzucca, con special guest @rita.giaquinta per la loro bella iniziativa #laterapiadelbiscotto fino al 27 dicembre.
Buona festa! E voi quale tradizione speciale avete per questo giorno dell’anno?

La ricetta è tratta liberamente da “Fika: The Art of The Swedish Coffee Break, with Recipes for Pastries, Breads, and Other Treats”, di Anna Brones e Johanna Kindvall, New York, Ten Speed Press, 2015.
Ingredienti per 32 metà di biscotti oppure 16 Havreflarn
148 g di fiocchi d’avena
1 cucchiaio di farina per tutti gli usi
1 cucchiaino di lievito per dolci
1 uovo
100 g di zucchero di canna naturale
100 g di burro non salato
Preriscaldare il forno a 175 °C. Foderare una teglia con carta da forno (oppure utilizzare un tappetino in silicone).
In un robot da cucina, frullare l’avena fino a ottenere un impasto grossolano. Siccome si deve mantenere un po’ di consistenza, è importante non macinarli completamente. Se non si ha un robot da cucina, usa l’avena più piccola che si riesce a trovare, per ottenere una migliore consistenza dei biscotti.
In una ciotola capiente, mescolare la farina e il lievito.
In una ciotola separata, sbattere insieme l’uovo e lo zucchero fino a ottenere un composto spumoso. Tutto lo zucchero dovrebbe essere sciolto e la pastella dovrebbe avere un colore chiaro. Mescolare la farina e il lievito nella pastella fino a quando non sono ben amalgamati.
In una piccola casseruola, sciogliere il burro. Togliere dal fuoco e incorporare l’avena con una forchetta fino a quando l’avena non sarà completamente ricoperta dal burro fuso. Aggiungere l’avena alla pastella e mescolare fino a quando non sarà ben amalgamata.
Distribuire l’impasto in porzioni di circa 2 cucchiaini sulla teglia, lasciando 5 centimetri tra ogni biscotto. Usa le dita per premere leggermente e appiattire ogni biscotto.
Infornare per 10 minuti circa, o comunque finché i bordi dei biscotti non saranno dorati.
Sfornare e lasciar raffreddare sulla teglia da forno finché i biscotti non si saranno induriti; quindi togliere i biscotti dalla teglia e adagiarli sul bancone della cucina. Assicurarsi che i bordi non si tocchino tra loro altrimenti i biscotti diventeranno morbidi e si uniranno gli uni gli altri… Lasciare raffreddare completamente.
Per il ripieno, gli svedesi usano del cioccolato oppure della marmellata. Io ho usato la marmellata di ribes che ha dato un sapore perfetto. Da fare subito!
Conservare in un contenitore ermetico per mantenere i biscotti croccanti per alcuni giorni. Comunque, non ci arrivano….

2 commenti Aggiungi il tuo

  1. Daniela ha detto:

    Da me si festeggia Santa Lucia. Questa mattina i bambini hanno trovato i regali portati dalla Santa e dal suo asinello. E i grandi? Tanti biscotti, ma qualche regalino c’era anche per loro 😉
    Questi biscotti devono essere squisiti.

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    1. gloggtheblog ha detto:

      Che belle queste antiche tradizioni!! Difendiamole per non perderle!! Un abbraccio grande!!!

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