
Questo è il periodo dell’anno in cui nella capitale brasiliana dove abito sembriamo tutti o pesci fuori dall’acqua o astronauti provetti in attesa di ossigeno… L’umidità nel mese di settembre raggiunge livelli spaventosamente bassi. Per esempio, ieri avevamo 13% di umidità. Cioè: non si dorme, la gola è secca, si deve bere moltissimo (litri di acqua per non avere problemi di disidratazione), bisogna appendere panni umidi nella stanza e, finale della storia, evitare l’aria condizionata (che qui, tra l’altro, è considerata bene di lusso) affinché l’aria non risulti ancora più secca. Il governo dichiara calamità e chiude tutte le attività sotto il 20% ma niente da fare con la pandemia, diciamo che Pandemia-NonUmidità 1 a 0.
Ma una pavlova vince sempre su tutto! Rilassa, rinfresca, rinfranca l’animo. L’ho fatta con il maracujá dolce (perché il maracujá amaro è TROPPO amaro per i miei gusti haha), ma voi potrete sostituire la frutta che volete (o quasi… haha), ed è diventata subito la felicità domestica, la domenica festosa, il paradiso in terra…
La ricetta è tratta da Nigella Lawson, Forever Summer.
Ingredienti e metodo:
Seguire il procedimento per la base della meringa, utilizzando 4 albumi, 250 g di zucchero semolato, 2 cucchiaini di maizena, e un cucchiaino di aceto bianco insieme a qualche goccia di puro estratto di vaniglia.
Preriscaldare il forno a 180°C.
Montare gli albumi in una planetaria fino a formare dei picchi morbidi, quindi aggiungere lo zucchero, lentamente, senza fretta, un cucchiaio alla volta fino a quando la meringa non risulti soda e ben lucida. Con una spatola, aggiungere, poi, la maizena e l’aceto e mescolare delicatamente fino a quando la meringa non risulti ben amalgamata.
Montare la meringa su una teglia foderata con carta-forno in un cerchio di circa 21 cm di diametro, metterla in forno, ma abbassare immediatamente la temperatura a 150°C. Cuocere per circa un’ora, un’ora e un quarto. Quando è pronta, la meringa dovrebbe apparire croccante intorno ai bordi e ai lati e asciutto sopra. Spegnere il forno, aprire leggermente lo sportello e lasciare raffreddare completamente il disco di meringa.
Quando sei pronto per servire, capovolgi su un piatto grande e dal fondo piatto. Montare la panna fino a renderla densa ma ancora morbida e adagiarla sopra la meringa, quindi cospargere il maracujá e godetevi un momento di paradiso in terra.


Svegliarsi la mattina con l’immagine di questa Pavlova non ha prezzo! Altro che Mastercard! 😂
Caro Biagio, grazie per avermi ricordato che questo dolce mi manca, anzi non l’ho mai mangiato! Devo provvedere!!! 😋
E intanto mi stupisco al tuo racconto: possibile che esista un posto sulla terra con così poca umidità e che questo sia un problema??! 😳
Mai sentito!
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Ciao Anto ! Bello leggerti! La Pavlova è proprio buonissima. E poi è un dolce senza glutine! Gustosissima. Stammi bene!!!! Hai visto le mie proposte dokci su Starbooks? Anche quelle ti piaceranno 😃😃😃
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lo so che mi piaceranno…. ahimè! 😉😂
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Molto significativo il tuo ahimè 😂😂😂
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