
Qui da noi le albicocche (che hanno in portoghese il nome suggestivo di “damasco”) non sono molto frequenti. Le si incrocia di rado nei mercati. E quando ci sono, i prezzi sono alle stelle. Ma per me l’estate è sinonimo di albicocche. Motivi famigliari, ricordi paterni. Anche le pesche fanno parte di questo memoriale culinario, per me. E può succedere che uno si svegli, nostalgico, e fare dei crostoni di pane con le mandorle e le pesche è un toccasana.
A proposito di albicocche e dintorni… quando studiavo letteratura russa all’università, mi capitò di leggere un bellissimo romanzo di Aleksandr Solženitsyn, “Reparto C”, dove c’è una scena veramente commuovente. Oleg Kostoglotov, temporaneamente dimesso dal reparto oncologico, il reparto C, appunto, esce dall’ospedale e, prima di prendere il treno per tornare nel confino di Uš-Terék, vaga per la città. E la trova bellissima, come non mai.
Dice lo scrittore: “Guardava con attenzione. Il rosa era l’impressione generale. Sull’albicocco c’erano boccioli bordò come candele, e i fiori, quando si aprivano, avevano la superficie rosa, mentre, dopo che si erano aperti, erano semplicemente bianchi, come su un melo o un ciliegio. Ne veniva una rosea dolcezza inconcepibile e Oleg cercava di raccoglierla negli occhi per ricordarla poi a lungo, per raccontarla ai Kadmin. Il miracolo era stato presentito ed era stato trovato.Ancora molte gioie diverse lo aspettavano quel giorno nel mondo appena nato!”
L’albicocco in fiore, simbolo di speranza, rappresenta proprio un dono bellissimo: poteva anche non esserci, o magari non essere visto. Ma per trovarlo Kostoglotov ha dovuto desiderarlo e cercarlo con tutto sé stesso.
Vi auguro buona domenica, amici Igers, piena di cose belle e di speranza.
La ricetta è adattata da Diana Henry, From the Oven to the Table: Simple dishes that look after themselves, London, Mitchell Beazley, 2019.
INGREDIENTI
- 6 fette spesse di pan brioche (ho usato fette di un pane integrale fatto in casa)
- 30 g di zucchero semolato, più 4 cucchiaini
- 50-75ml amaretto o Marsala
- 75 g di burro non salato, molto morbido
- 110 g di marzapane di buona qualità, tagliato in piccoli pezzi
- 6 pesche oppure 12 piccole albicocche mature, o 6 prugne, snocciolate e tagliate in quarti
- Succo di ½ limone
- 35 g di mandorle a lamelle (facoltativo)
- Zucchero a velo, per spolverare (facoltativo)
- Crème fraîche, per servire
METODO
- Preriscaldare il forno a 200°C.
- Disporre le fette di brioche su una teglia o in una teglia in cui possano stendersi in un unico strato.
- Versare 30 g di zucchero in una ciotola resistente al calore e versare 50 ml di acqua bollente. Mescolare fino a quando non si sarà sciolto, quindi lasciare raffreddare questo semplice sciroppo.
- Incorporare l’amaretto o il Marsala a piacere. Versare lo sciroppo raffreddato sulle fette di brioche, coprendo entrambi i lati. Con attenzione, perché la brioche ora sarà molto morbida, imburrare ogni fetta da entrambi i lati.
- Disporre sopra pezzi di marzapane, quindi aggiungere i quarti di albicocca. Spremere il succo di limone e cospargere con i 4 cucchiaini di zucchero semolato.
- Cuocere per 25 minuti, spolverando con le mandorle, se usate, dopo 15 minuti. Le albicocche devono essere tenere e il pane e il marzapane entrambi dorati.
- Lasciare raffreddare un po’ (le fettine saranno molto calde), quindi setacciare sopra dello zucchero a velo, se lo si desidera.
- Servire con crème fraîche.