AWAMEH PER IL RE-CAKE 2.0 E A CARNEVALE OGNI FRITTO VALE

Si avvicina il Carnevale. Nessuna maschera, nessun ballo. Anche qui, nel paese più negazionista della terra, non ci sarà samba né sambodromo. La cosa bella è che comunque si può sempre friggere e farsi un carnevale culinario a casa. Organizzatevi per esempio per delle chiacchiere, delle crespelle di San Giuseppe prima del tempo (come si usa nel mio paesino), oppure dei doughnuts americani tutti riccamente colorati o i più modesti (nel senso di non colorati) “munkki” finlandesi… insomma ce n’è per tutti i gusti. E se non vi piace il fritto, fatevelo piacere almeno per un giorno. D’altronde, come diceva il proverbio latino, dei nostri antenati, “Semel in anno licet insanire”. E allora diventiamo pazzerelli almeno per Carnevale…
Per il Re-cake 2.0 ho preparato questi o queste “awameh”, termine che, tradotto letteralmente, trae in inganno. In questi “gnocchetti di miele”, infatti non c’è nessun tipo di miele presente. Sono delle palline di pasta croccante, che ricordano molto gli struffoli, e che si mangiano imbevute di sciroppo zuccherato al cardamomo e all’acqua di fiori d’arancia. Tradizionalmente si fanno durante il Ramadan e sono molto popolari, in molti paesi musulmani, in Palestina, in Grecia… dappertutto… dove è possibile trovarli con un nome differente.

La ricetta è stata tratta da “Palestine on a Plate”, di Joudie Kalla

Ingredienti per 8-10 persone

Per la pastella:
165 g di farina 00
70 g di farina di mais
7 g di lievito di birra secco
200 ml di acqua *
1 cucchiaino di zucchero semolato
1 cucchiaino di sale marino

Per friggere
400 ml di olio vegetale

Per lo sciroppo**:
500 g di zucchero semolato
300 ml di acqua
2 baccelli di cardamomo
Succo di 1 limone
1 cucchiaio di ma’zaher (acqua di fiori d’arancio)

Metodo
Mescolare insieme molto bene tutti gli ingredienti dell’impasto, tranne l’olio, fino a eliminare tutti i grumi. Mettere da parte, coperto, in un luogo caldo a lievitare per circa 1 ora.
Nel frattempo, preparare lo sciroppo. Portare a ebollizione lo zucchero e l’acqua in una casseruola e aggiungere il cardamomo. Quando inizia ad addensarsi, dopo circa 5–8 minuti, aggiungere il succo di limone e continua a ridurre per altri 3–4 minuti. Non fatelo diventare troppo denso, poiché verrà assorbito dagli awameh. Togliere la casseruola dal fuoco, aggiungere i fiori d’arancio e mescola. Mettere da parte fino al momento del bisogno.
Quando l’impasto è pronto, mettere l’olio in una casseruola molto capiente a fuoco medio-alto. Provare a vedere se l’olio è abbastanza caldo versando un cucchiaino di pastella; se l’olio sfrigola, è pronto. Siccome l’impasto è abbastanza facile da essere maneggiato e modellato in palline, Joudie Kalla consiglia di modellarle leggermente nelle mani intrise con un po’ di olio vegetale, prima di versare la cucchiaiata direttamente nell’olio.
Prendere, dunque, un cucchiaino di pastella e forma una pallina grossolanamente, prima di farla cadere nell’olio. Continuare a ripetere finché non hai più spazio nella casseruola. Friggere gli awameh per circa 3-4 minuti o finché non assumono un colore dorato. Una volta che si saranno induriti e colorati, rimuoverli dalla padella con una schiumarola e metterli in una ciotola, versarvi lo sciroppo e girarli per assicurarsi che siano completamente ricoperti. Scolare lo sciroppo in eccesso attraverso uno scolapasta, riservandolo per un altro uso, quindi servire subito.

Osservazioni:

  • Personalmente ho usato 70, max. 80 ml di acqua invece di quanto indicato nella ricetta originale. È importante regolarsi, conforme l’assorbimento di liquido da parte della farina e dell’amido di mais.

** lo sciroppo che si ottiene è veramente una quantità industriale. Consiglio che se ne dimezzino le dosi degli ingredienti… vi avanzerà comunque un bel po’ di sciroppo…

Essendo un fritto, sono molto buoni il giorno stesso o, meglio ancora, appena fatti. Il giorno dopo, purtroppo, già perdono tantissimo. Perciò friggete e mangiate…

L’ho testata con Ale https://www.lacucinadiziaale.it/ e Giulia  http://www.giuliaantonini.it/ di Re-Cake 2.0, con cui ho lavorato per un mese, nel loro simpatico bunker.

Questa è la locandina.

La trovate comunque, con il regolamento del gruppo, a questo link:
https://www.facebook.com/groups/1100958140101179/

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