“SIENIPIIRAKKA”, LA TORTA FINLANDESE AI FUNGHI E LA CRISI DELLA PAGINA BIANCA

Ormai uso i social come se fossero un diario. Non scappano a questa regola il blog e la “caption” di IG. Ma diciamo pure che oggi ho la sindrome della pagina bianca. A chiamarla così, nel 1947, fu lo psicanalista Edmund Bergler. E sappiamo un po’ cos’è, anche se non siamo tutti scrittori affermati. Si racconta che per superare la crisi della pagina bianca, Truman Capote abbia scritto “Colazione da Tiffany”, nudo e sdraiato sul divano. Invece Vladimir Nabokov, l’autore di “Lolita”, e oggetto della mia tesi di laurea, vinceva la paura della pagina bianca, annotando su bigliettini le scene dei suoi romanzi, che solo, al momento opportuno, trovava e dava loro l’ordine sequenziale per costruire la sua storia.
Siccome sono in crisi di pagina bianca, vi racconto le tre cose più romanzesche che ho visto durante la prima parte della pandemia.
1) stavo andando al supermercato un lunedì sera – momento in cui non ci sarebbe stato nessuno – e vedo a una finestra del primo piano di un palazzo, una famiglia in costume da bagno cantando karaoke a squarciagola;
2) al supermercato un giorno ho incontrato una mia vicina di casa irriconoscibile: bassina, con la mascherina, il “face shield” e un soprabito trasparente da Ispettore Decker che la faceva sembrare, in verità, una figlia tropicale di Hannibal the Cannibal;
3) in un giardinetto vicino casa mia ho visto ballare musica di carnevale una divertentissima anziana signora con tanto di radio, seggiola da camper e cellulare in mano. Mi ha pure invitato a danzare con lei. Sono scappato al supermercato.
Vi lascio una buonissima torta finlandese ai funghi (in originale “Sienipiirakka”), dalla frolla alla “sour cream” e dal ripieno pieno di varietà di funghi anche locali. I finlandesi, infatti, sono tra i popoli più ghiottoni di funghi in assoluto. Partecipo così al #CHETIFROLLAINMENTE mai piú azzeccato di oggi, effettivamente, per il mio post, con @cucinamisu @arancia.e.cioccolato @susannacerulo_ @oltreilpiatto_ e anche per il RE.CAKE 2.0 con @giulia_antonini e @zianana.
Buon sabato.

La ricetta è tratta da “The Great Scandinavian Baking”, di Bea Ojakangas, con alcune lievissime modifiche.

Ingredienti

300 g di farina 00
2 cucchiaini di lievito in polvere
1/2 cucchiaino di sale
220 g di burro,
250 ml di panna acida (sour cream) a temperatura ambiente

Per il ripieno
4 tazze di funghi, (io ho usato una combinazione di shitake, shimeji, champignons e “eryngui”, funghi tipici brasiliani)
1/2 cipolla tritata
220 g di cream cheese
sale e pepe
1 uovo sbattuto
3 cucchiai di latte

Metodo

Misurare la farina, il lievito e il sale nella ciotola grande di un mixer per alimenti. Aggiungere il burro e mescolare gli ingredienti secchi a bassa velocità fino a quando il composto non assomiglia a delle briciole grossolane. Con un cucchiaio di legno, incorporare la panna acida fino a formare un impasto morbido. Non mescolare troppo o l’impasto sarà duro. Avvolgere e lasciare in frigo per almeno 2 ore.
Per il ripieno, mettere i funghi e la cipolla in una padella capiente con un nonnulla di burro. Alzare la fiamma e mescolare e cuocere finché sia ​​i funghi che le cipolle non saranno morbidi e leggermente dorati. Aggiungere qualche goccio d’acqua se ci si accorge che stanno bruciando eccessivamente. Togliere dal fuoco e far raffreddare. In un’altra ciotola incorporare il cream cheese al ripieno di funghi e cipolle. Assaggiare e aggiungere, se dovesse essere necessario, sale e pepe.
Preriscaldare il forno a 200 ° C.
Ritirare l’impasto dal frigo, e srotolarlo su un ripiano infarinato con l’aiuto di un matterello e deporlo in una teglia da 22-23 cm di diametro. Rifilare i bordi. Riempire con la miscela di funghi. Stendere la pasta rimanente oppure farne dei disegni con delle formine da biscotti.
Mescolare l’uovo e il latte e spennellare la pasta frolla con il composto. Cuocere per 30 minuti o finché la frolla non sia diventata dorata. Servire caldo o a temperatura ambiente tagliata a fette, con dell’insalata.

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