
Ci ho messo un po’ per scrivere questo post. Perché la memoria, che è un attributo del nostro essere cosciente, può anche far emozionare, commuovere, pensare alle persone a noi care con “saudade”, una bellissima espressione in lingua portoghese, molto usata qui in Brasile, che sarebbe impossibile tradurre. La “saudade” è la mancanza di un bene assente.
Quando ero piccolo, vivevamo in un’altra casa. Una mia vicina era una persona a cui mia mamma ha cominciato a voler tantissimo bene. Di fatto, passavo molto tempo con la “zia Antonietta”. Con lei ho imparato il gusto per la musica lirica, la mania per la televisione, le buone letture, il rituale quotidiano di ascoltare la radio. Mi ha sempre accompagnato anche da grande, telefonandomi all’estero fin quando ha potuto. Dicevo che era come una super-mamma per me. Nel giardino di casa sua crescevano le fragole, quelle giganti e color rubino, come quelle del Mediterraneo. La sua “cremolata” di fragole è per me il corrispettivo delle Madeleines proustiane. E forse anche un po’ di più. Questa torta me la ricorda.
Ricetta di Dorie Greenspan, da “Everyday Dorie”
Ingredienti
454 g di fragole, non troppo mature o succose
68 g di farina 00
½ cucchiaino di lievito in polvere
¼ di cucchiaino di anice stellato macinato o un pizzico di pepe macinato
Un pizzico di sale
57 g di burro non salato
100 g di zucchero
3 uova grandi
2 cucchiai di cognac o rum
1½ cucchiaini di estratto di vaniglia puro
240 ml di latte intero
Zucchero a velo, per rifinire (facoltativo)
Come fare la flognarde
Come al solito, preriscaldare il forno a 180 gradi C. Imburrare una bella teglia rotonda (come quelle che si usano per le quiches) in porcellana o in ceramica dal diametro di 22 cm circa.
Tagliare le fragole a metà (se sono piccole potete anche lasciarle così), ripulirle da eventuali impurità e dal picciolo e metterle nella teglia, senza accavallarle, ma in modo da ottenere uno strato uniforme.
Mescolare insieme la farina, il lievito, le spezie e il sale.
Sciogliere il burro in una casseruola media. Toglierla dal fuoco e aggiungere lo zucchero, mescolando bene. Quando il composto è omogeneo, sbattere le uova una alla volta, aggiungendo in seguito il liquore e la vaniglia. Aggiungere gli ingredienti secchi. L’impasto sarà denso, quindi è importante mescolarlo bene, con delicatezza, senza esagerare, quindi versare il latte, che ridurrà considerevolmente l’impasto. Si otterrà un impasto abbastanza liquido, che potrebbe avere ancora alcuni grumi (non vi preoccupate!). Versare l’impasto sulle fragole e cuocere per 60 a 70 minuti, fino a quando la flognarde risulti gonfia, dorata, leggermente incrinata sulla superficie e stabile al tatto. Siate felici se è fuoriuscito un po’ di succo di fragole! Fare sempre comunque la prova stecchino. Lasciar raffreddare a temperatura ambiente e spolverare la flognarde con lo zucchero a velo.
Va bene mangiato subito, ma è perfetto anche nei due-tre giorni successivi. Anzi, se un po’ più freddo, i sapori sono esaltati.
Poiché le fragole possono essere acquose e tendono a esserlo ancora di più quando sono cotte, è importante che le fragole siano, come scritto prima, non troppo mature e succose. È il consiglio di Dorie Greenspan e, a scanso di equivoci, è proprio bene rispettarlo!
Seguendo questi consigli, la mia flognarde è venuta uno spettacolo!
