
Non so se avete mai visto la foto in cui Marilyn Monroe legge seriamente il famigerato “Ulisse” di Joyce. L’Ulisse di Joyce, classe 1922, di cui quest’anno ricorre il centenario, è uno dei libri più complessi mai pubblicati. Io l’ho dovuto leggere per “mestiere”, e devo dire che non è certo una lettura che consiglierei a chi con la lettura ha un rapporto difficile… Una cosa interessante, ed è per questo che lo propongo per le #colazioniraccontate di questo mese, è che il cibo, così come molti altri aspetti della vita quotidiana, è un elemento fondamentale del libro di quasi 1000 pagine. Infatti, tra le sue pagine si trovano, disseminati, moltissimi riferimenti che mettono in risalto la relazione del cibo con le vite dei personaggi. Solo per fare qualche esempio, il piatto forte del pranzo di Leopold Bloom, il novello Ulisse, è un sandwich al gorgonzola e senape, accompagnato obbligatoriamente da un bicchiere di Borgogna. Me ne guardo bene dal rifarlo… Bloom lo chiede sempre al Davy Byrnes Pub che è ancora un punto di riferimento tra i pub di Dublino sin dalla sua apertura, nel 1889. Poi nel capitolo IV, Bloom che diceva di amare tutte le frattaglie, mangiava per colazione (ma si può!!?!?) il rognone di montone. Anche questo… me ne guardo bene dal rifarlo…. Ho preferito decisamente spostarmi su un più facile saporito “soda bread”, simbolo della panetteria irlandese da una ricetta della bravissima Noor @noorishbynoor e di Ottolenghi @ottolenghi dal libro “Ottolenghi Test Kitchen. Shelf Love”. L’ho preparato con albicocche secche e cardamomo, una goduria che si può congelare, e mangiare a colazione, a merenda, a pranzo e a cena. L’ho fatto almeno due volte. L’ho fatto assaggiare e tutti l’hanno amato. Potete provarlo anche con fichi secche e anice stellato. Oppure ricrearlo come più vi garba. Dipende da cosa avete in dispensa. Adesso corro a vedere cosa ha preparato la mia amica Crisula @nonsoloporridge…
Per un soda bread da 6 persone
Ingredienti
180 ml di latte intero
240 g di yogurt greco
1 uovo grande
1 cucchiaio di arancia grattugiata
515 g di farina 00 + extra per la superficie
2 cucchiaini di cardamomo in polvere
1 cucchiaino di cannella in polvere
40 g di zucchero semolato
1 cucchiaino di bicarbonato di soda
1/2 cucchiaino di lievito in polvere per dolci
1 cucchiaino di sale
70 g di burro non salato, freddo e tagliato a cubetti di 1 cm e mezzo
150 g di albicocche secche morbide tagliate in cubetti da 1 cm
Metodo
Preriscaldare il forno a 200°. Foderare una teglia di media grandezza con carta da forno.
Mescolare il latte, lo yogurt, l’uovo e la scorza di arancia in una ciotola e tenere da parte
In una grande ciotola mescolare la farina, le spezie, lo zucchero, il bicarbonato, il lievito ed il sale. Usando la punta delle dita, strofinare il burro con la farina in modo da ottenere delle briciole grossolane in un composto simile al cous cous gigante. Successivamente aggiungere le albicocche secche e mescolare. Aggiungere lo yogurt al composto e mescolate con delicatezza per combinare il tutto. Mescolare finché gli ingredienti non staranno insieme, ma non mescolare troppo (risulterà molto appiccicoso).
Usando le mani leggermente infarinate, trasferire l’impasto sulla teglia preparata e dare la forma di una pagnotta rustica simile ad un pane tradizionale, dal diametro di 18 cm. Utilizzare un coltello a lama affilata per incidere una croce sulla superficie. Cuocere per 45 minuti o comunque finché non sarà diventata bella dorata ed alla prova stecchino, questo ne uscirà asciutto. Trasferire su una gratella e fare raffreddare 45 minuti prima di servire.