
Spesso (non so se questo succede anche con voi: mi piacerebbe saperlo) quando compro un prodotto, mi dico sempre che l’occhio vuol pure la sua parte… Viviamo in un mondo mediatico e la pubblicità è l’anima del commercio… Insomma, mi sono ricordato che in Russia si vendeva, ai miei tempi memorabili, una barretta di cioccolato chiamata “Alionka”, che riproduceva la faccina di una bambina, nel migliore stile Masha (quella di “Masha e Orso”, per capirci). Mi sono sempre chiesto se la bambina fotografata e riprodotta fosse realmente Alionka (Alionka è in russo uno dei diminutivi di Elena). Sono passati molti anni e finalmente ritorna alla mia memoria Alionka con i suoi quesiti – e le mie ricerche-risposte… La barretta di cioccolato prende il nome dalla figlia di Valentina Tereshkova, la prima donna russa ad aver volato nello spazio. Ma sulla confezione della barretta, a partire dal 1966, fu raffigurato il volto di un’altra bambina, una tale Elena Gerinas, di 8 mesi. Come si è arrivati alla scelta di questa “Elenuccia”? Nel 1965 il giornale “Vechernaya Moskva” ricevette più di 1.500 proposte grafiche per la barretta, ma vinse la foto scattata dal fotoreporter Aleksandr Gerinas che ritraeva sua figlia, Elena, con il visino rotondo e gli occhi spalancati.
Adesso il plumcake di oggi. È il mio esplicito omaggio per il #plumcakemonamour perché oggi è la giornata mondiale del cioccolato di Modica!!!! Grazie a @marzucca @cortomaldestro @giovanna_teresi per ricordarcelo!!!! E poi anche per il #chocolateaddictlovers con @unamericanatragliorsi e @citronelleandcardamome
Questo è un plumcake di Ottolenghi (tratto da Ottolenghi, The Cookbook): ricco, deliziosamente umido, con una profondità di sapore formata da un mix di ingredienti per adulti, diciamo così, per la presenza “alcolica”. Sempre irresistibile come qualsiasi altra buonissima torta al cioccolato.
Ingredienti per uno stampo da plumcake da 22×11 cm circa
220 g di prugne secche, snocciolate
100 ml di Armagnac o Cognac
60 ml di buttermilk o yogurt (normale, non greco, e non zuccherato o con frutta o con aggiunta di dolcificanti)
60 ml di olio di semi di girasole
1 uovo
30 g di zucchero semolato (superfino)
60 g di zucchero di canna chiaro
40 ml di melassa
115 g di farina 00
½ cucchiaino di lievito in polvere
½ cucchiaino di bicarbonato di sodio
pizzico di sale
15 g di cacao in polvere
150 g di cioccolato fondente, tritato
Per lo sciroppo
80 ml di acqua
80 g di zucchero superfino
2 cucchiai di Armagnac o Cognac
Metodo
1 Preriscaldare il forno a 170°C. Imburrare lo stampo da plumcake e foderare il fondo e i lati con carta da forno.
2 Mettere metà delle prugne in un pentolino e aggiungere l’Armagnac. Scaldare molto leggermente, quindi mettere da parte.
3 Mettere le prugne rimaste in un frullatore o in un robot da cucina e frullare insieme allo yogurt e all’olio fino a ottenere una pasta chiara e lucida, un po’ come la maionese. Trasferire in una ciotola capiente e, con una frusta a mano, incorporare l’uovo, entrambi i tipi di zucchero e la melassa.
4 Setacciare insieme la farina, il lievito, il bicarbonato, il sale e il cacao in polvere. Incorporateli delicatamente al composto di prugne con una spatola di silicone. Incorporare il cioccolato tritato e versare il composto nello stampo preparato. Livellare la superficie con la spatola di silicone. Tagliare a metà ogni prugna imbevuta con le forbici e usare le dita per premerle sotto la superficie del plumcake.
Mettere in forno e cuocere per 50-55 minuti, fino a quando uno stecchino infilato al centro non ne fuoriesca pulito.
5 Mentre il plumcake è in forno, preparare lo sciroppo. Mescolare l’acqua e lo zucchero in una piccola casseruola e mettere a fuoco medio. Non appena l’acqua inizia a bollire e lo zucchero si è completamente sciolto, togliere dal fuoco e lasciar raffreddare leggermente per 10 minuti. Infine, mantecare con l’Armagnac (si può anche aggiungere il liquido rimasto dall’ammollo delle prugne).
6 Appena il plumcake sarà sfornato, forarlo in alcuni punti con uno spiedino e utilizzando un pennello da cucina bagnarlo con lo sciroppo caldo. Far raffreddare completamente prima di toglierlo dallo stampo e gustare.
Io mi sono sempre chiesta chi fosse il bambino delle barrette Kinder 🙂
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Hai ragione… devo fare delle ricerche a tal proposito!!!!
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