
Mia mamma dice che il tè delle cinque è cosa di malati a letto con la febbre. Un buon caffè non si rifiuta mai, invece. Mode sicule. Siamo talmente imbevuti di cultura anglosassone che ormai il tradizionale “5 o’clock tea” inglese fa parte di noi. Io per esempio ho cominciato a bere il tè quando studiavo letteratura all’università. Leggevo e avevo fame. Più che il tè, in verità, mi interessava, sin da allora, il dolcetto che l’avrebbe accompagnato. Jane Austen, per esempio, una delle mie adorate, fa prendere il tè ai suoi personaggi in Orgoglio e Pregiudizio, anche perché, per corteggiare non c’era altro spazio, a quell’epoca. Jane Eyre, il celeberrimo personaggio di Charlotte Bronte, è invitata da Ms Temple a prendere un tè con Ms Helen Burns e le tre si fanno confidenze per ore e ore. Poi c’è Proust con le sue madeleines inzuppate nel tè. C’è il celebre tè servito nelle Avventure di Alice nel paese delle meraviglie di Lewis Carroll: “Prendi un po’ di vino”, disse la Lepre Marzolina in tono incoraggiante. Alice si guardò intorno dappertutto, ma non vide altro che tè.” Anche nella grande letteratura di fantascienza, c’è il tè. In Guida galattica per autostoppisti di Douglas Adams, Arthur Dent si accorge che stava mancando qualcosa di importante: “C’è un tè su questa astronave?”, domanda. E c’è del tè, magari con del pane nero, per i russi. Per loro il tè serve per fortificare lo spirito e temprare l’anima. Dappertutto si scrive di tè, bello forte, servito da un samovar. Il grande poeta nazionale russo Aleksandr Pushkin scriveva: “L’estasi è una tazza di tè e un dolce di zucchero in bocca.”
Vi lascio con questo mio deliziosissimo plumcake di cioccolato e zafferano, degno di un tè speciale e pieno di aromi, per #plumcakemonamour, organizzato attorno a questo tema dalle care @marzucca @cortomaldestro e @giovanna_teresi
La ricetta è tratta da Samantha Seneviratne, “The Joy of Baking”, New York, Running Press, 2019.
Ingredienti per uno stampo da plumcake da approssimativamente 25x7x12 cm
170 g di burro non salato, a temperatura ambiente, più dell’altro per lo stampo
120 ml di latte intero
¼ cucchiaino di fili di zafferano
240 g di farina 00, più dell’altra per lo stampo
2 cucchiaini di lievito per dolci
½ cucchiaino di sale
120 g di yogurt intero, a temperatura ambiente
190 g di zucchero semolato
3 uova grandi, a temperatura ambiente
1 cucchiaino di estratto di vaniglia puro
150 g di cioccolato tritato (meglio se al 50% di cacao)
Zucchero a velo per spolverare
Preriscaldare il forno a 180 ° C. Imburrare e infarinare lo stampo da plumcake.
In un pentolino portare a bollore il latte e lo zafferano a fuoco medio. Togliere subito dal fuoco, coprite e lasciate riposare per almeno 15 minuti.
In una ciotola media, mescolare insieme la farina, il lievito e il sale.
In una piccola ciotola, mescolare insieme il latte allo zafferano e lo yogurt. In una planetaria montare il burro e lo zucchero semolato fino a ottenere un composto spumoso, circa 3 minuti. Ridurre la velocità a media e aggiungere le uova, 1 alla volta, poi la vaniglia. Alternare l’aggiunta della miscela di farina e la miscela di latte, iniziando e finendo con la miscela di farina, aiutandosi a pulire la ciotola se necessario con una spatola di silicone. Incorporare il cioccolato.
Trasferire l’impasto nello stampo preparato e livellare la parte superiore. Cospargere la parte superiore generosamente con zucchero a velo. Cuocere per circa 50-55 minuti. Farà comunque fede la prova stecchino. Trasferire lo stampo su una griglia e lasciare raffreddare per 15 minuti. Usando un coltello affilato, staccare delicatamente la torta dai bordi dello stampo, rovesciarla e posizionarla con il lato destro rivolto verso l’alto sulla griglia per farla raffreddare completamente.
La torta è migliore il giorno in cui viene preparata, ma gli avanzi possono essere conservati in un contenitore ermetico a temperatura ambiente fino a 3 giorni o congelati fino a un mese.