ROZZ B’LEHLIB, IL RISOLATTE MAROCCHINO, E LE TENDINITI: A VOLTE RITORNANO

Voi avete caldo e io ho la tendinite (di nuovo). Mia mamma dice spesso che la gioventù di oggi ha sempre il dito sul cellulare. Mi sento un giovane anche per questo motivo. Sto digitando in questo momento con il solo dito indice. Perché questa volta (i miei lettori e le mie lettrici fedeli ricorderanno….) ho la tendinite al pollice. Sì, avete letto bene. Non pensavo che esistesse. E invece c’è di tutto. E come dice per ora mia mamma litanicamente, se uno non prende il Covid, prende qualcos’altro. La mia tendinite adesso, però, ha un nome che ritengo molto chic: si chiama “Sindrome di De Quervain”. Non è proprio del pollice, ma comincia dal polso… sentite il pollice frizzarvi, o tipo scossa elettrica. Non è simpatico, ma ci si abitua. Ghiaccio e riposo essenziali. E gli specialisti la definiscono anche “mal di mouse”.
Che fare? Digitare bene e leggere un buon libro. Ma io non resisto davanti a un risolatte, soprattutto quando è facile e delicatissimo con l’aggiunta di acqua di fiori d’arancio. Lo sapete meglio di me che il risolatte è uno dei dolci più comuni in tutto il Medio Oriente, anche se variano leggermente da un paese all’altro. In Turchia si aggiunge lo zafferano e non si usa latte, mentre in Libano si hanno fiori d’arancio e acqua di rose come aromi principali. La versione marocchina qui è cotta più a lungo e aromatizzata solo con acqua di fiori d’arancio. È anche più morbido, vellutato e profumato e forse più delizioso delle versioni libanese, siriana o egiziana. Servitelo in coppette più piccole delle mie e non ve lo mangiate caldo (come ho fatto io, diminuendone drasticamente il risultato finale… hahaha).

La ricetta è tratta dal bellissimo Anissa Helou, Feast. Food of the Islamic World, London: Bloomsbury, 2018.

Ingredienti per 4 coppette (usatele più piccole… non come le mie nella foto! Hahaha)
150 g di riso bianco a grana corta
¼ cucchiaino di sale marino
30 g di burro non salato
625 ml di latte intero
75 g di zucchero a velo
2 cucchiai di acqua di fiori d’arancio
50 g di mandorle pelate, tostate per 6-7 minuti in forno caldo fino a doratura

Metodo

  1. Sciacquare il riso sotto l’acqua fredda e metterlo in una pentola media. Aggiungere 375 ml di acqua e il sale e portare a ebollizione a fuoco medio-alto. Aggiungere il burro, abbassare la fiamma, coprire e cuocere a fuoco lento per 15 minuti, o fino a quando l’acqua non sarà quasi completamente assorbita.
  2. Scoprire, aggiungere il latte e lo zucchero, aumentare la fiamma a media e portare a ebollizione. Ridurre il fuoco a medio-basso e lasciar sobbollire dolcemente, senza coperchio, mescolando regolarmente il riso in modo che non si attacchi, per 5 minuti, o fino a quando il riso non avrà ottenuto una consistenza cremosa.
  3. Spegnere il fuoco e aggiungere l’acqua di fiori d’arancio. Versare in una ciotola da portata bassa o in ciotole individuali. Lasciate raffreddare. Guarnire con le mandorle tostate e servire a temperatura ambiente.

2 commenti Aggiungi il tuo

  1. Daniela ha detto:

    Adoro il risolatte, in tutte le versioni ^_^
    Mi spiace molto per la tua tendinite! Speriamo che ti passi in fretta.
    Io ho deciso che fino a settembre non faccio più nulla se non lo stretto necessario per la sopravvivenza :))
    Un abbraccio

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    1. gloggtheblog ha detto:

      Hai ragione… con il caldo che fa da voi… ma io non rinuncio a un dolce🤩🤩🤩🤩

      "Mi piace"

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