
Adoro i giochi di enigmistica. D’estate, che io sia in Italia o in Brasile, cerco di avere con me una Settimana Enigmistica, anche di quelle vecchie, e passo ore e ore, quasi un ammalato, o un maniaco, a fare cruciverba, come i famosi “senza schema”, o il Bartezzaghi-Jr. Ma quelli che mi piacciono maggiormente sono i rebus. Soprattutto, gli stereoscopici. Quando mi sono trovato davanti alla spiegazione etimologica e enigmistica del nome di questi biscotti, mi sono detto: devo farli subito.
Gli Anzac, infatti, sono biscotti tipici dell’Australia e della Nuova Zelanda, e il loro nome deriva dall’acronimo A.N.Z.A.C., cioè “Australian and New Zeland Army Corps”. Erano i biscotti che le mogli spedivano ai soldati nei luoghi in cui combattevano per la loro caratteristica di conservarsi a lungo.
Tradizionalmente sono dolci, piatti e croccanti.
Tuttavia la ricetta del grande Yotam Ottolenghi ne offre una variazione un po’ azzardata. I suoi sono belli paffutelli, mezzi “chewy”, per l’aggiunta dell’uvetta e del miele, e degni da essere “pucciati” nel caffellatte con grande godimento. Sono un delirio!!!
Ingredienti per 22 biscotti
150 g di fiocchi d’avena
90g di cocco disidratato
185 g di farina 00
100 g di zucchero semolato
40 g di zucchero di canna chiaro
100 g di uvetta
1 cucchiaino di scorza di limone grattugiata
185 g di burro non salato a temperatura ambiente
60 g di miele liquido
30 ml di acqua
1 cucchiaino di bicarbonato
Accendere il forno a 170°c e foderare una placca con carta forno, mescolare la farina, i fiocchi d’avena, il cocco, gli zuccheri, la scorza di limone e l’uvetta,.
Intanto, mettere il burro in un pentolino e farlo sciogliere a fuoco dolce insieme al miele e l’acqua, versare il bicarbonato e mescolare energicamente per 15 secondi.
Unire il burro alle farine e impastare fino ad avere un composto compatto, formare delle palline da 40 g e disporle sulla placca foderata distanziandole di circa 5 cm.
Cuocere 18-20 minuti, finché i biscotti non risultino dorati ai bordi ma morbidi al centro. Sfornarli e lasciarli intiepidire 5 minuti prima di trasferirli su una griglia fino a completo raffreddamento.
Per conservarli, separare ogni biscotto con un foglietto di carta forno e avvolgere il tutto nell’alluminio, riporli in un contenitore senza chiuderli. Si mantengono per 3-4 giorni.

Mi viene da ridere perchè anch’io ho la passione per la settimana enigmistica e soprattutto per i rebus :))
Questi biscotti sono pazzeschi, quasi quasi li metto nella lista di quelli da fare per Natale ^_^
Bravissimo
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Grazie Daniela!!! Ho scoperto con questo post sugli Anzac- che sono buonissimi- di avere tanti amici che adorano l’enigmistica come me 😊
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Lo scorso anno li feci anche io, all’interno di un’inarrestabile carrellata di biscotti di Ottolenghi. Forse ci aggiunsi del cioccolato, che alle bimbe piace sempre. Cavoli, la Settimana Enigmistica davvero mi manca, ma quando ho un po’ di tempo libero ora preferisco passarlo tra le pagine di un libro, non necessariamente impegnato, sia chiaro.
Ho già voglia di fare colazione, con questi biscotti e non sono nemmeno le 6.30 da questa parte del mondo.
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“inarrestabile carrellata di biscotti”… ! beh, penso di essere in questa fase e la cosa mi preoccupa non poco… sempre pensando alla mia pancia… per fortuna, i biscotti si regalano con grande facilitá… hahaha
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