
Sì, lo so, è un sacrilegio. La pizza è napoletana, la pizza si mangia solo la sera, la pizza è così, la pizza è colì. Ok. Questioni di terminologia. O di gusto. Fate vobis. Qui la pizza si mangia pure dolce. E, scusate lo scandalo, è buonissima. E siccome come dice una mia cara amica, in cucina non esiste una verità “tascabile”, vi propongo questo dolce la cui base, stupenda, al profumo di cardamomo, ricorda molto una pizza dolce.
E visto che è una ricetta finlandese, mi è venuto in mente che anni fa quando facevo il dottorato e lavoravo a Mosca, conobbi per caso (la storia è bella ma non si può raccontare tutto), una simpatica famiglia italo-finlandese con cui purtroppo ho perso i contatti nel corso degli anni. Lei italiana, bella, gioviale, piemontese; lui, finlandese, del paese di Babbo Natale, bravissimo in italiano; due bambini piccoli (che adesso saranno grandi e magari con figli!). Giocavo molto con i bimbi quando andavo a casa loro. Solo che facevano molta confusione con le lingue (andavano pure alla scuola svedese!) Perciò giocavamo al “lentokone” (cioè a fare gli aeroplani) e alle “mustikka” (che sono i mirtilli, quando facevamo il gioco del mercato). Insomma, ho cominciato a imparare un po’ di finlandese così. Se mai leggessero le mie parole (sarebbe un miracolo!) questo post è una forma di arrivare a questi cari amici di un tempo, ovunque adesso siano. Questo dolce estivo, invece, sa di “Vacanze all’isola dei gabbiani”, di Astrid Lindgren. Non so se vi ricordate questa serie svedese degli anni 80, ma sarà argomento di un altro post in futuro.
Ingredienti
Da una ricetta adattata da “Scandilicious”, di Signe Johansen
Per l’impasto al cardomomo
25 g di lievito fresco, o 7 g di lievito secco istantaneo (potete metterne di meno: si sa che gli scandinavi ne abbondano)
375 ml di latte intero tiepido
50 g di burro, fuso e leggermente raffreddato
500 g di farina 00 (meglio se di farro, ma io non ce l’avevo)
1 cucchiaino di cardamomo macinato
3 cucchiai di zucchero semolato
1 cucchiaino di sale
1 uovo sbattuto medio (più un altro uovo leggermente sbattuto per glassare)
Per il ripieno
800 g di mirtilli freschi o congelati
150 g di zucchero semolato
2 cucchiai di farina di mais
1 cucchiaio di estratto di vaniglia
succo di 1 limone grande
1 uovo, leggermente sbattuto per glassare
Per prima cosa, dunque, prepariamo l’impasto della base. Il cardamomo qui è essenziale, a mio avviso, perché il suo profumo intenso e avvolgente fa tutta la differenza. In una ciotola sciogliere il lievito nel latte tiepido. Aggiungere il burro fuso e mescolare. Setacciare la farina, il cardamomo, lo zucchero e il sale insieme in una grande ciotola, quindi mescolarvi il composto di latte e un uovo sbattuto con un cucchiaio grande fino a ottenere un impasto appiccicoso.
Adesso cominciamo a impastare, magari in una planetaria, per circa 5 minuti, fino a quando, comunque, non inizi a sembrare liscio ed elastico. Coprire l’impasto con un canovaccio umido o con una pellicola trasparente e farlo lievitare in un luogo caldo per circa 1ora o anche 1 ora e ½, fino a quando non abbia raddoppiato le dimensioni.
Mettere l’impasto su una superficie di lavoro infarinata e punzonarlo una o due volte e dargli la forma di una palla. Modellarla nuovamente, coprire con un canovaccio umido e lasciare in un luogo caldo per provare e raddoppiare di nuovo le dimensioni (altri 20-30 minuti).
In questo frattempo, prepariamo il ripieno. Mescolare i mirtilli, lo zucchero, la farina di mais, l’estratto di vaniglia e il succo di limone in una ciotola capiente.
A questo punto, una volta pronto, stendere l’impasto al cardamomo con un mattarello per rivestire la base di una tortiera rotonda (l’impasto dovrà essere spesso circa 2,5 cm). Versare il ripieno di mirtilli, lasciando i 5 cm più esterni di pasta attorno al bordo senza ripieno, come se stessimo facendo una galette. Piegare delicatamente il bordo dell’impasto in modo che copra leggermente le bacche, come se fosse una pizza. Spennellare i bordi con uovo sbattuto.
Cuocere in forno preriscaldato a 200° C per 15 minuti, quindi abbassarlo a 180° C e cuocere per altri 15 minuti, o comunque fino a quando l’impasto non sia ben dorato e sodo al tatto, e i mirtilli avranno ottenuto un colore intenso, simile quasi all’inchiostro.
Si conserva bene, ma riscaldatela in forno. È molto buona. Il cardamomo e il mirtillo si sposano perfettamente. Non è pesante e la consistenza è favolosa, speciale, certamente particolare.
