SPOTTED DICK SODA BREAD, ovvero PANDOLCE CON LE UVETTE CHE SI FA IN UN BATTIBALENO

Il titolo di questa ricetta merita delle spiegazioni. Per chi le vuole leggere, che mi accompagni, gli altri, che vadano direttamente alla ricetta…
Lo spotted dick è un tipico dolce inglese, della famiglia dei pudding. Lo si cuoce in forno, in un recipiente caratteristico, che sembra un antenato della pentola a pressione. Contiene abbondante frutta secca (in genere ribes e/o uva passa) e lo si preparava, un tempo, con lo strutto, ed è ancora oggi servito con della crema pasticcera o della semplice “clotted cream”. Certo, lo “spotted”, cioè “a pois”, deriva dalla presenza delle uvette che spuntano qua e lá. Ma il “dick” che in inglese ha anche un doppio senso abbastanza osceno e volgare e che ha dato adito a un sacco di storielle e ritornelli, è in realtà una storpiatura dialettale di “dough”, cioè “impasto”.
Contenti/e ?
Il momento culturale è finito.
Adesso andiamo a mietere il grano….

Da una ricetta di Nadiya Hussain, da “Time to Eat”

Ingredienti

500 g di farina 00
1 cucchiaino di sale
2 cucchiai di zucchero
1 cucchiaino di bicarbonato di sodio
50 g di lardo o strutto, o burro
100 g di scorzette di arance candite
100 g di uvetta sultanina
la scorza grattugiata di un’arancia
la scorza grattugiata di un limone
400 ml di latticello

Metodo
Preriscaldare il forno a 220 gradi e rivestire una leccarda con della carta-forno.
Mettere la farina, il sale, lo zucchero, il bicarbonato di sodio, il burro, le scorzette di arance candite, le uvette e la scorza grattugiata degli agrumi in una ciotola e mescolare molto bene.
Facendo un foro al centro, versare il latticello, usando una spatola per unire il composto. Una volta unito, senza bisogno di mescolare eccessivamente, rovesciarlo su una superficie di lavoro leggermente infarinata e nuovamente riunire con delicatezza l’impasto, senza propriamente impastarlo.
Posizionarlo l’impasto sulla leccarda preparata e appiattirlo, quindi usando un coltello ben affilato, fare quattro tagli fino in fondo, per creare otto triangoli. Cuocere in forno per 30 minuti circa. Deve diventare ben dorato.
Una volta cotto, ritirare il pane dal forno e lasciarlo raffreddare su una griglia per 15 minuti.
Anche se appena caldo è uno sballo (scusate il termine!). Non è paragoni possibili del pane caldo servito con dell’olio evo oppure, più all’inglese, spalmato con del burro buono a temperatura ambiente.

PS. Qualcuno mi ha chiesto informazioni sul latticello o buttermilk. Il latticello, si può facilmente preparare in casa, aggiungendo 2 cucchiai di succo di limone a 400 ml di latte intero. Anche del kefir casalingo, non troppo denso, funziona benissimo per questo pane delizioso.

4 commenti Aggiungi il tuo

  1. Maria Pia Bruscia ha detto:

    Grazie per la precisazione etimologica: leggendo il titolo ho pensato malissimo. 😀
    Adoro la frutta secca e tutti i pani o dolci che la contengono. Ergo… 😉

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    1. gloggtheblog ha detto:

      Ergo mi dirai…. grande Mapi!!! Grazie 😘

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  2. Mathias ha detto:

    Appena fatto, sfornato, riposato e gustato con del burro buono! Odori e sapori dei dolci di una volta… Domani mi sveglierò prima del solito per fare colazione 😄😋

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    1. gloggtheblog ha detto:

      È una notizia bellissima!!! Buonanotte e … a domani, allora

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