LA TORTA DI CIOCCOLATO “BILBOLBUL” – DI ADA BONI (1929) E IL POLITICAMENTE INCORRETTO

Sto cominciando ad apprezzare e a leggere materiale sulle torte dette “vintage”.
Arrivo tardi, mi direte. Ok. Accetto la critica. Ma ciascuno ha i propri tempi.
La figlioletta di una mia brava alunna è ghiotta delle (mie) torte al cioccolato. E io sono contento perché posso sempre cercare nuove (o vecchie) ricette e proporle alla famiglia felice.
Confesso, ne tremo e ne arrossisco, che fino a qualche tempo fa conoscevo solo di nome – e forse snobbavo un po’ – il famoso “Talismano della felicità”, di Ada Boni.
Mi sono dovuto ricredere grazie a una food blogger e food writer australiana residente in Italia, Emiko Davies. È una forma di arrivare (o tornare) alla cucina italiana da lontano, attraverso occhi stranieri.
Ora, questa torta al cioccolato è veramente unica. Intensa e cioccolatosa, dolce-amara, compatta e friabile allo stesso tempo, semplice da fare, e – cosa non secondaria – senza burro e senza uova (dairy-free and egg-free)! Vi pare poco? Soprattutto in tempi di pandemia dove si mangia a dismisura?
Poi potete completarla con della panna montata o della frutta fresca o del gelato, facendo piccole variazioni, come aggiungendo del rum o dell’estratto di mandorle. Ma la base è quella.
Forse non sapete, però, che il nome deriva da un fumetto italiano degli inizi ‘900, che aveva come protagonista un ragazzo africano di nome, appunto, “Bilbolbul”. Forse oggi l’avremmo tacciata di razzismo. Ma che è buona è buona. Che lo dica la piccola Maitê e la sua allegra famiglia.

Ingredienti
200 g di farina
250 g di zucchero semolato
250 ml di latte
2 g (1⁄2 cucchiaino) di cannella in polvere
La scorza di 1 arancia
100 g di ottimo cacao amaro in polvere
2 cucchiaini di lievito per dolci
Zucchero a velo

Preparazione
Settacciare bene la farina, lo zucchero e il cacao (soprattutto il cacao!) insieme. Aggiungere la cannella, il lievito, il latte, la scorza dell’arancia e mescolare tutto con un cucchiaio di legno fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo. Mettere l’impasto in uno stampo tondo (dal diametro di 22-24 cm) foderato di carta da forno (o imburrato e spolverato con cacao). Cuocere in forno a 180 gradi per 35-40 minuti – la parte superiore deve risultare resistente al tatto. Controllate la cottura con il test dello stecchino. Una vola raffreddata, rimuovere la torta dallo stampo. Spolverare con dello zucchero a velo e servire. È meglio consumare la torta in uno-due giorni massimo.

Note:
Emiko dice di averla provato usando il latte di mandorle a posto del latte e del caffè (tralasciando cannella e arancio ed usando solo vaniglia). Questa variazione potrebbe essere addirittura preferibile a quella originale, dando alla torta quell’inconfondibile e unico aroma di mandorle. O ancora si potrebbe usare del latte di cocco. Ma in entrambi i casi bisognerà aumentare la quantità di liquidi rispetto alla ricetta originale (100 ml in più). E finalmente se volete una versione senza glutine, potete sostituire la farina 00 con la fecola di patate e/o la farina di mandorle.

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  1. Avatar di Matheus Matheus ha detto:

    Una ricetta vintage semplicissima, veloce, con pochi ingredienti, e raccontata così bene ci spinge diretto in cucina. L’ho fatta! Mi mancava solo l’arancia, quindi ho grattugiato la scorza di un mandarino. Confesso che è venuta un po’ troppo dolce per il mio gusto (250 grammi di zucchero, mamma mia!), ma ci sta benissimo con un caffè o una tazza di tè. Grazie della ricetta e della storia!

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    1. Avatar di gloggtheblog gloggtheblog ha detto:

      Grazie Matheus e sono proprio contento che ti stia cimentando nella cucina!!!!!

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  2. Avatar di Mara Mara ha detto:

    Sabemos que por aí, existem mil receitas e modos de preparar torta de chocolate, mas essa receita é a versão mais inusitada e maravilhosa que já fiz. Primeiro porque não leva ovo e nem manteiga e isso de cara já te deixa curiosa  de como pode ficar, depois, a mistura da casca da laranja com a canela e por fim, misturar tudo apenas com uma colher de pau. Incrível como foi possível obter uma torta macia, equilibrada e saudável e a mistura da laranja com a canela no chocolate foi muito acertada, pois deixou o gosto intenso do chocolate muito leve, além de ser muitoooo fácil, prático de fazer. Ideal para momentos especiais e com uma xícara de café ou de chá e pode também ser acompanhada por chantily ou geleia. Eu usei uma de damasco que tinha já em casa para acompmahar e dar um toque a mais e ficou espetacular. Obrigada Biagio pelas dicas e por nos trazer essas maravilhas nesse tempo estranho de quarentena. 😘

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    1. Avatar di gloggtheblog gloggtheblog ha detto:

      Sou eu que agradeço, Mara, tua fidelidade! Fico feliz que gostou desse bolo. Parece que antigamente faziam coisas menos complicadas e mais confortáveis. E o resultado: ótimo!

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  3. Avatar di Katia Katia ha detto:

    La torta della mia infanzia.❤️

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  4. Avatar di Maria Laura Fancello Serra Maria Laura Fancello Serra ha detto:

    Caro Biagio, il suo blog è talmente ricco che ci vuole un po’ per visitare tutto! Così ogni tanto ci torno e oggi, che avevo tempo per saltare qua e là, mi sono imbattuta nella Bilbolbul. Una delle torte che la nonna sfornava per la merenda dei quattro incontentabili nipoti. E che poi ho ritrovato a casa di mia suocera, perennemente a dieta e a cui andava benissimo la torta dairy-free, ma che non poteva evitare di servire un dolce con il té il pomeriggio del bridge da lei. Ora vado in cucina e la preparo. Grazie per avermi regalato un’emozione, una vera intermittenza del cuore, che mi riporta ad un profumo della mia infanzia e dei primi miei anni di matrimonio…le piccole sorprese, le più inattese, possono dare molta gioia. A presto. Maria Laura

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    1. Avatar di gloggtheblog gloggtheblog ha detto:

      Cara Maria Laura, in verità l’emozione è Lei che me la regala con queste sue parole. Più che le ricette in sé, mi piace proprio scovare quello che di prezioso le stesse ricette possiedono: ricordi, sapori, storie, aneddoti, come nel mio ultimo post, per esempio. Ogni tanto mi viene lo sconforto a pensare a questa società contemporanea che non legge più. Per questo insisto con il mio blog, che magari non guarderanno in milioni, ma persone gentili e appassionate di cucina come Lei. Grazie ancora. Biagio

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