I Social non sono sempre intelligentissimi. Questo lo si sa. Per questo, secondo me, Fiorello, il grande unico irripetibile Fiorello, ha fatto centro quando ci ha presentato nel suo “Viva Rai Due”, la simpatica “Ignoranza Artificiale”. Andate a rivedere i programmi su RaiPlay. Vi divertirete un sacco. Arrivo a queste conclusioni oggi per alcune ragioni che adesso vi elenco rapidamente, sperando non annoiarvi: 1) tutti i reels hanno praticamente le stesse musiche (soprattutto una, “Makeba”, che ormai mi è divenuta insopportabile; 2) il famoso “cosagram” ha bannato tre mie amiche, che sono di un’educazione e di una delicatezza incomparabili, per ragioni ancora da chiarire; 3) un’altra mia amica è stata radiata da “cosabook” perché ha preparato il noto cocktail chiamato “neg*oni”; 4) la prossima volta che ascolto la Passacaglia su “chikchok” elimino l’app; 5) varie ed eventuali.
La ricettina di oggi è facile, quasi bambinesca ma freschissima… basta farla e poi la lasciate in frigo tutta la notte a gelare gelare gelare.
Ci vuole con questo clima caldo.
È una ricetta afghana (per Giorgio @monsubarachin) a mezza strada tra un torrone friabile e un fondente.
Ve la consiglio, se volete fare una cosa deliziosissima, molto particolare, e tornare bambini. Il che non fa mai male!

La ricetta è tratta dal bellissimo “Parwana”, di Durkhanai Ayubi

Ingredienti per circa 24 quadrotti di “shirpera” (potete agevolmente dimezzare la ricetta)

SHIRPERA – FONDENTE AL LATTE AFGANO

440 g di zucchero semolato (meglio se superfino).
2 cucchiaini di cardamomo macinato
1 cucchiaio di acqua di rose
1 cucchiaio di burro
100 g di mandorle a lamelle
50 g di pistacchi tritati grossolanamente
670 g di latte intero in polvere
50 g di pistacchi tritati finemente
Una manciata di pistacchi a scaglie, o nocciole, o mandorle e cocco, per decorare

Metodo
Ungere leggermente una teglia da 30 cm x 20 cm e rivestirla con carta da forno sporgente a ciascuna estremità per aiutare a sollevare lo shirpera quando si è solidificato.
Mescolare lo zucchero e 250 ml (1 tazza) di acqua in una casseruola a fuoco alto per sciogliere lo zucchero. Portare a ebollizione e cuocere senza mescolare per 5 minuti, o fino a quando lo sciroppo si addensa e raggiunge tra i 110–112°C (usate un termometro per dolci).
Togliere la casseruola dal fuoco e versare lo sciroppo in una ciotola capiente. Aggiungere il cardamomo, l’acqua di rose, il burro, le mandorle ei pistacchi tritati grossolanamente. Mescolare per unire con un cucchiaio di legno, quindi aggiungere il latte in polvere in lotti, mescolando per incorporare tra le aggiunte. È importante lavorare velocemente quando si mescola il latte in polvere perché, mentre la miscela si raffredda tra ogni aggiunta, diventerà più solida e più difficile da mescolare. La consistenza della miscela finita dovrebbe essere densa e morbida, ma mantenendo la sua forma, piuttosto che liquida o molto dura quando viene versata da un cucchiaio.
Distribuire uniformemente il composto nella teglia con una spatola di metallo, quindi inumidire le mani e lisciare la superficie. Cospargere i pistacchi tritati finemente sopra, spingendoli delicatamente nel fondente. Decorare con pistacchi a scaglie, quindi mettere da parte durante la notte, scoperto, a temperatura ambiente per solidificarsi completamente e diventare solido.
Tradizionalmente, lo shirpera viene tagliato a forma di diamante o quadrato e impilato su piatti decorativi per servire. Può essere refrigerato in un contenitore ermetico per un massimo di 2 settimane.