LA FRENCH APPLE TART DI MARY BERRY (OVVERO SI IMPARA MOLTO DALL’ARABA FELICE)

Chi non conosce la Bibbia culinaria dell’Araba Felice? Consultata più che l’Artusi o la Petronilla, con i suoi “furbissimi” ingredienti, la pagina blog di Stefi, che adoro, è tra i link che non potevano mancare nella rubrica IL LADRO DI TORTE DI MELE, giunta al terzo lunedì. E questa volta doppiamente ladro. La storia è la seguente: Parigi. Metà dicembre. Famoso sciopero dei mezzi di trasporto. La mia amica Natalie mi telefona: “ho le ultime mele di Lattainville. Vieni a fare una torta ?” (Testuali parole). Detto, fatto. Ho con me solo il cellulare. Entro nel blog dell’Araba e trovo una super torta “very french” degna dell’occasione.
Stefi, ci incontreremo un giorno, con tutta la squadra dello Starbooks magari !

Ingredienti
Per il guscio

175 g di farina
75 g di burro a cubetti
1 tuorlo d’uovo grande
poca acqua, se necessario

Per il ripieno

900 g di mele adatte alla cottura
50 g di burro
2 cucchiai d’acqua
4 cucchiai di marmellata d’albicocche
50 g di zucchero
la buccia grattugiata di mezzo limone

Per la copertura

225 g di mele
un paio di cucchiai di succo di limone
un cucchiaino di zucchero tipo Zefiro
4 cucchiai di marmellata di albicocche

Versare la farina in una ciotola e unire il burro a pezzetti. Lavorare con la punta delle dita in modo da intridere bene il burro con la farina ed ottenere un composto sbricioloso. Unire il tuorlo lavorando con una spatola o la lama di un coltello, senza impastare, aggiungendo pochissima acqua solo se necessaria (a me un paio di cucchiai).
Rotolare la pasta sul piano di lavoro ed avvolgerla nella pellicola, quindi farla riposare in frigo per circa 30 minuti.

Intanto che la pasta riposa preparare il ripieno: tagliare le mele a cubetti senza sbucciarle (ma eliminando il torsolo) e versarle in un pentolino dove sarà stato fatto fondere il burro. Aggiungere l’acqua e mettere il coperchio. Cuocere a fuoco molto basso per circa 10/15 minuti, finché le mele saranno molto morbide.
Ora togliere dal fuoco e passare le mele da un setaccio fine schiacciando bene con un cucchiaio contro le pareti dello stesso in modo da recuperare più polpa possibile (le bucce rimarranno nel setaccio).
Aggiungere al passato di mele la marmellata, lo zucchero e la buccia di limone. Far cuocere a fuoco alto, mescolando sempre, per circa 10-15 min finché il composto risulterà denso e il liquido in eccesso sarà evaporato.

Stendere la pasta sottile e foderare uno stampo da crostata da 20 cm. Coprire la pasta con carta forno e dei fagioli secchi e cuocere in bianco in forno preriscaldato a 200 gradi per circa 10-15 minuti.
Rimuovere carta e fagioli e cuocere altri 5 minuti circa, finché la base del guscio risulterà asciugato.
Togliere dal forno e versare il purè di mela ormai raffreddato livellando bene, quindi sbucciare le mele per la copertura e affettarle finemente.
Adagiare le fettine sovrapponendole leggermente quindi spennellarle con succo di limone e spolverizzare con lo zucchero.
Rimettere il dolce in forno per circa 25 minuti, finché la pasta sarà dorata sui bordi e le mele leggermente scurite.

Intanto scaldare la marmellata di albicocche su fuoco molto basso e spennellare sul dolce appena esce dal forno.
Servire tiepido o freddo.

NOTE: L’ho adorata tiepida… ma è questione di gusti !

Devo confessare che le ultime mele erano un po’ malandate… perciò, avendone scartate un po’, la crema di mele si è notevolmente ridotta in cottura, senza che questo guasti comunque la bontà della Torta..

Non da ultimo, la ricetta viene da questo link e ringrazio tanto la Stefi:
https://www.arabafeliceincucina.com/2015/04/crostata-con-crema-di-mele.html

2 commenti Aggiungi il tuo

  1. Biagio, che dire, sono io ad aver imparato tanto negli anni dai libri, dalle riviste, dai giornali…e dai tanti amici sparsi per il mondo che con tanta generosità condividono il loro bagaglio di conoscenze. Questa torta non la faccio da millenni, pensa che giorni fa mio marito bonariamente mi rimproverava che questa è la casa dove “Paganini non ripete” e per farsi fare due volte un dolce bisogna pregare in minimo tre lingue diverse 😀
    Ti abbraccio ❤

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    1. gloggtheblog ha detto:

      Anch’io ho imparato proprio da te di non fare mai la stessa ricetta e dedicarmi alla scoperta delle loro variazioni infinite. A presto, spero vivamente! 🥰

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