“CRANBERRY ANADAMA CAKE” E I MIEI AUGURI DI BUON NATALE

Con questa torta splendente ai mirtilli rossi vi faccio i miei più cari auguri di Buon Natale. Non so fare panettone né pandori e ho ammirato l’outing di Sara @myownsweet che chiedeva alternative ai nostri dessert tradizionali, e poi, se mi conoscete, sono sempre alla ricerca di dolci nuovi per rinforzare le nostre belle tavole. Ho scoperto questo dolce grazie a Deborah @rainydaybites e ho scoperto pure l’asprezza gustosa dei cranberries che veramente non conoscevo. Mi sono innamorato dei cranberries. Adesso li uso dappertutto. E questo è proprio il loro periodo. Questa torta riprende i sapori di un pane tipico del Midwest. Sembra che “Anadama” provenga da un’interiezione di un signore che disse alla moglie “Anna, damn!” (Anna, caspita, ma questo pane è una bomba!”).
La farina di mais e la melassa si sposano molto bene con l’intensità aspra e amara dei mirtilli rossi. Tutti questi sapori, più un po’ di arancia e chiodi di garofano macinati, sono qui riuniti in una torta dall’aspetto umile ma deliziosa e festiva come poche. Degna del Natale (e ok, assieme a panettoni e pandori). BUON NATALE!

La ricetta è tratta da “What’s for Dessert”, di Claire Saffitz

Ingredienti per 8 persone

2 cucchiai di melassa
340 g di cranberries o mirtilli rossi freschi o congelati, scongelati se congelati, suddivisi
¾ di cucchiaino di bicarbonato di sodio
1½ cucchiaino di estratto di vaniglia
150 g di latte intero
200 g di farina 00
100 g di farina di mais giallo macinata grossa
1¾ cucchiaini di lievito in polvere
½ cucchiaino di sale
⅛ cucchiaino di chiodi di garofano macinati
1 arancia media
225 g di zucchero semolato
170 g di burro non salato, a temperatura ambiente
2 uova grandi, a temperatura ambiente
110 g di zucchero a velo, setacciato se grumoso

Metodo
Preparare la teglia: spennellare il fondo e i lati di una tortiera da 22-23 cm con burro a temperatura ambiente, quindi foderare il fondo con un disco di carta da forno e spennellare con altro burro. Spolverare le superfici imburrate con diversi pizzichi di farina, quindi scuotere e inclinare lo stampo in tutte le direzioni per ricoprirla. Togliere la farina in eccesso e mettere da parte la padella.
A questo punto, in una piccola casseruola, unire la melassa, 227 g di mirtilli rossi e 57 g di acqua. Portare il composto a ebollizione a fuoco medio e cuocere, mescolando frequentemente con una spatola di silicone resistente al calore, fino a quando i mirtilli rossi non scoppieranno e si romperanno e si otterrà un composto denso, simile alla marmellata, da 8 a 10 minuti. Togliere la casseruola dal fuoco e mescolare accuratamente il bicarbonato di sodio (attenzione: vedrete che a questo punto si formerà una schiuma e il composto diventerà di un colore grigio sgradevole, il che è assolutamente normale, perciò niente paura!). Aggiungere la vaniglia e 120 g di latte e mescolare fino a ottenere un composto omogeneo, quindi versarlo in una piccola ciotola. Mettere da parte il composto di mirtilli rossi e lasciarlo raffreddare a temperatura ambiente, mescolandolo di tanto in tanto.
Solo ora preriscaldare il forno a 180°C.
In una ciotola media, mescolare insieme la farina, la farina di mais, il lievito, il sale e i chiodi di garofano. Mettere da parte.
A questo punto, grattugiare finemente la scorza dell’arancia fino a ottenere un cucchiaino (conservare il resto dell’arancia per grattugiare finemente altra scorza sulla torta glassata).
In una ciotola capiente, unire la scorza e 200 g dello zucchero semolato e massaggiare il composto con la punta delle dita fino a renderlo molto profumato e simile alla sabbia bagnata. Aggiungere 140 g di burro e montare il composto con un frullatore a mano a bassa velocità fino a ottenere un composto omogeneo. Aumentare la velocità a medio-alta e continuare a sbattere, fermandosi una o due volte per raschiare i lati della ciotola con una spatola, fino a ottenere un composto chiaro e soffice, circa 4 minuti.
Includere le uova una alla volta a velocità medio-alta fino a ottenere un composto omogeneo, quindi continuare a sbattere fino a ottenere un composto molto chiaro, denso e cremoso, ancora per 1 minuto circa.
Ridurre la velocità del mixer a bassa e aggiungere circa un terzo degli ingredienti secchi, mescolando finché la farina non scompare, quindi aggiungere circa metà del composto di mirtilli raffreddato (va bene anche se è leggermente caldo) e sbattere finché non si combina. Aggiungere i restanti ingredienti secchi in due riprese, alternandoli con il restante composto di mirtilli rossi, e mescolare fino a ottenere una pastella liscia e densa. Passare a una spatola flessibile e piegare la pastella più volte, raschiando il fondo e i lati della ciotola, per assicurarsi che sia uniformemente mescolata.
Versare l’impasto nello stampo preparato e lisciare la superficie, lavorando fino ai lati. Sciogliere 15 g di burro e unirlo ai rimanenti 113 g di mirtilli rossi in una piccola ciotola. Aggiungere i restanti 2 cucchiai di zucchero semolato (25 g) e mescolare con una spatola fino a ricoprire i mirtilli. Distribuire i mirtilli zuccherati sulla superficie della pastella.
Cuocere la torta fino a quando la superficie è dorata e morbida al tatto e un tester o uno stuzzicadenti inserito al centro esce pulito, da 45 a 55 minuti. Lasciare raffreddare la torta nella teglia per 20 minuti, quindi, usando una piccola spatola, fare una lieve pressione intorno all’anello dello stampo e allentarlo per far staccare la torta. Trasferirla su un piatto da portata e lasciarla raffreddare completamente.
Preparare, finalmente, la glassa: sciogliere il restante cucchiaio di burro (15 g) e unirlo in una ciotola media con lo zucchero a velo e i 2 cucchiai di latte rimanenti. Mescolare il composto fino a renderlo liscio e lucido, quindi versare la glassa sulla superficie della torta lasciandola colare lungo i lati. Lasciare riposare la torta fino a quando la glassa si sarà parzialmente rappresa, circa 5 minuti, quindi ricoprire con altra scorza d’arancia fresca grattugiata dall’arancia riservata. Lasciare che la glassa si rapprenda completamente. Poi servire. Più Natale di così…

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