LA “PASTA FLORA”, OVVERO LA CROSTATA GRECA CHE VIENE DALL’ITALIA : “YIAYIA LIZA’S PASTA FROLLA FROM KEFALONIA”

La vogliamo fare una bella crostata per Ferragosto? “-Ma sei impazzito?! Con questo caldo!?” Eccetera…Ma la crostata la si mangia fredda… con delle palline di gelato se volete… la potete portare al lido… fare uno spuntino… colazione… insomma, vedete voi… ma io ve la propongo in versione greca. “- Ma sei impazzito due volte?! La crostata è una ricetta italiana!!!” Eccetera… Verissimo. Solo che la storia è molto simpatica. Dall’Italia, la crostata ha attraversato le acque dello Ionio, ed è arrivata a Cefalonia che, se vi ricordate “A Zacinto” del buon Ugo Foscolo, dal 1500 al 1797 appartenne alla Repubblica di Venezia. Qui in Grecia, la crostata divenne semplicemente “pasta frolla”, il termine con cui i greci chiamano la crostata di marmellata. Ma il bello viene dopo: in verità, è universalmente chiamata “Pasta Flora”, per un errore tipico da telegrafo senza fili… Mi immagino le leggende sulla signora Flora, la mitica inventrice di tutto questo bendidio… le pubblicità greca , i lieviti greci , le canzoncine greche su Donna Flora… il suo nome è Donna Flora… e invece… lucciole per lanterne… La Pasta Flora o più esattamente la “Pasta Frolla” greca è una crostata buonissima che non ha bisogno di riposino in frigo, è morbida e friabile, e ha il tocco di cognac o metaxa che la fa più sua… e si sente!
Buona domenica intanto e buon pre-Ferragosto!

La ricetta è leggermente adattata dal bellissimo libro di agosto “Yiayia”, di Anastasia Miari, dove sono le nonne greche a raccontare le loro ricette migliori

Ingredienti per 12 persone circa

200 g di burro a temperatura ambiente, tagliato a cubetti, più altro per ungere
1 uovo intero e 1 tuorlo
scorza e succo di 1 arancia
scorza di 1 limone
50 ml di cognac
150 g di zucchero
520 g di farina 00, più un extra per spolverare
420 g di marmellata di ciliegie mescolata con un goccio di cognac (ma usate la marmellata che più vi aggrada)

Metodo

Preriscaldare il forno a 180°C e ungere una teglia di ceramica da 23 cm oppure uno stampo in pirex rettangolare 30 x 20 cm circa.
In una grande ciotola, sbattere il burro con una frusta elettrica fino a renderlo chiaro e spumoso. Incorporare l’uovo e il tuorlo, sbattendo per un altro minuto circa.
Quindi, aggiungere il succo e la scorza d’arancia, la scorza di limone, il cognac e lo zucchero, sbattendo fino ad amalgamare il tutto.
A questo punto, aggiungere gradualmente la farina, sbattendo man mano. Si consiglia di sostituire le fruste dello sbattitore elettrico con i ganci per l’impasto. L’obiettivo è ottenere un impasto piuttosto denso. Appena si forma una palla e l’impasto ne mantiene la forma, prendere metà dell’impasto e stendero sulla base della tortiera preparata, premendo leggermente con la punta delle dita per uniformare lo strato inferiore, quindi spalmare la marmellata sulla parte superiore con un cucchiaio o una spatola, facendo attenzione a distribuirla sulla base in uno strato uniforme.
Successivamente, preparare il top della crostata. Prendete un pezzo grande dell’impasto rimanente e stendetelo su una superficie leggermente infarinata in modo da ottenere una forma di salsicciotto abbastanza lungo da poter essere inserito nel perimetro della tortiera. Premete sui lati della pirofila per creare una crosta, appoggiandola leggermente sulla marmellata senza spingerla troppo all’interno.
Ora usate il resto della pasta per creare delle salsicce che si incroceranno sulla crostata, creando un effetto reticolo.
Una volta ricoperta, cuocete la crostata in forno per 35-45 minuti, o finché non sarà dorata in superficie.

6 commenti Aggiungi il tuo

  1. Avatar di Rosalba Rosalba ha detto:

    Questa la provo 😋 buon ferragosto anche a te

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    1. Avatar di gloggtheblog gloggtheblog ha detto:

      L’impasto col cognac e il succo di arancia è una cosa divina!!!! Spero che ti piaccia!!! Buon ferragosto!!!!

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  2. Avatar di Maria Laura Fancello Serra Maria Laura Fancello Serra ha detto:

    Buongiorno Biagio! E questa versione della crostata è già trascritta e sarà provata quanto prima! Vero che la Serenissima ha lasciato il segno in Grecia (e certamente non solo in cucina). Ho una amica greca che mi ha passato tante delle sue ricette di famiglia, tra le altre quella di un timballo di pasta, profumato di spezie, contenuto in una frolla non dolce, ma aromatizzata con succo di arancia e brandy…si chiama Pastitsio Veneziano ed è tipico di Citera che in effetti è stata a lungo sotto la dominazione di Venezia! Un buon ferragosto! Maria Laura

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    1. Avatar di gloggtheblog gloggtheblog ha detto:

      Esattamente, Maria Laura! Anch’io ho visto da qualche parte la ricetta del pastitsio! In Sicilia chiamiamo pasticcio le lasagne al forno…. E c’è una ricetta greca molto simile. Poi è d’uopo sapere se la pasta frolla greca è stata di gradimento ! Un caro saluto e buona vigilia di ferragosto!

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  3. Avatar di Maria Laura Fancello Serra Maria Laura Fancello Serra ha detto:

    In effetti il timballo siciliano di gattopardiana memoria, è molto simile al Pastitsio. A casa dei nonni si preparava per la cena del 31 dicembre, ma la frolla era leggermente dolcificata ed era prevista della crema pasticcera insieme alla finaziera con cui si condiva la pasta…era divino. A presto!

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    1. Avatar di gloggtheblog gloggtheblog ha detto:

      Giusto giustissimo 😀😀😀😀😀

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