
Avete certamente intuito che i cranberries sono diventati la mia passione momentanea. Li ho voluti provare con una ricetta che mi ricorda il mio passato trascorso in Russia, ma che ho gustato anche da altre parte della Scandinavia e dell’Europa dell’Est che ho visitato o dove ho vissuto: il “kisiel”. Il “kisiel” è un piatto tipo gelatina, ma che gelatina non è…. a base di frutta, che si consuma prevalentemente sia come dolce che come bevanda. In Ungheria offrono una sua variante dal nome difficile di “gyümölcsleves” come zuppa fredda prima di pranzo. Non storcete il naso. È così. Paese che vai, usanza che trovi. Si usa prepararlo di solito con frutti di bosco, mirtilli, ribes, ciliegie e ossicocco. Va benissimo anche come salsina per i pancakes (yummy!). In russo кислый kisly vuol dire “acre”e nella Cronaca degli anni passati, scritta in russo antico e che ho studiato, si racconta che il kisel abbia salvato dalla fame e dalla carestia una città leggendaria. Non per nulla, in tutte le fiabe russe, il paese di Cuccagna è descritto, un po’ biblicamente, un po’ utopicamente, come un luogo dove abbondano fiumi di latte e di kisiel. E in Polonia, si usa dire ”la settima acqua versata sul kisiel” per dire di un parente molto lontano. Lo si mangia sempre durante l’anno, ma in alcuni paesi, soprattutto, lo prediligono in questo periodo di festività natalizie. La mia versione è tratta da una ricetta polacca di @zuzuzakcooks e ho aggiunto delle meringhe e della crème fraîche per fare tutto più squisito. Con tutto questo paradiso colorato e gustoso… vi auguro buon anno… anzi, come ama dire mia mamma, “buona fine e buon principio”!
La ricetta è tratta da “Polska”, di Zuza Zak
Ingredienti per 6 ciotole di kisiel
PER LE MERINGHE
2 albumi
pizzico di sale
100 g di zucchero semolato (superfine)
½ cucchiaino di estratto di vaniglia
Per i cranberries (o se volete variare con altri frutti di bosco)
2 cucchiai colmi di fecola di patate o di amido di mais
400 ml di acqua filtrata
400 g di cranberries freschi o surgelati e fatti scongelare, più altri per decorare
100 g di zucchero semolato (superfine)
succo di ½ limone
100 ml di panna da montare o crème fraîche
Metodo
Per prima cosa preparare le meringhe. Preriscaldare il forno a 120°C e foderare una teglia con carta da forno.
In una ciotola ben pulita, montare a neve gli albumi e il sale. Aggiungere gradualmente lo zucchero e l’estratto di vaniglia, continuando a sbattere fino a ottenere un composto denso e lucido. Versare il composto in una sacca da pasticcere dotata di un beccuccio rotondo semplice a punta (o altro) e distribuire almeno 12 piccole “nuvole” sulla teglia foderata. Cuocere in forno per 1 ora e mezza, finché non saranno croccanti. Lasciarle raffreddare nel forno con lo sportello socchiuso.
Unire la fecola di patate o la farina di mais con metà dell’acqua e mescolare bene fino a ottenere un impasto omogeneo. Mettere l’acqua rimanente in una pentola e portare a ebollizione. Quando l’acqua bolle, aggiungere l’acqua con la farina e continuare a mescolare mentre si addensa.
Mettere la frutta e lo zucchero in un robot da cucina o in un frullatore con il succo di limone o la vaniglia, a seconda della variante utilizzata. Frullare brevemente – non si tratta di una purea liscia, e dei pezzetti di frutta dovrebbero rimanere.
Una volta che l’acqua infarinata ha sobbollito per 2 minuti e si è notevolmente addensata, aggiungere il composto di frutta. Portare a ebollizione e cuocere, mescolando, per 1 minuto, quindi togliere dal fuoco.
Sciacquare le ciotole di servizio con acqua fredda e versarvi il composto, per aiutare il kisiel a rapprendersi. Lasciare raffreddare, quindi raffreddare in frigorifero per almeno 30 minuti. Io l’ho lasciata per 3-4 ore…
Per servire, montare la panna o usare la crème frasche, e metterne 2-3 cucchiai in ogni ciotola, sopra il kisiel. Ricoprire con una o due nuvole di meringa e decorare con la frutta fresca che avete utilizzato.
PS Ricordatevi che non è una gelatina, e neppure sarà liquida… è una magica via di mezzo che si mangia a cucchiaiate e che spero piaccia come è piaciuta a me!
