
Sono molto contento di tornare a parlare di polenta nei dolci (io che non ho neppure il natale polentone, anzi… hahaha) perché torno a collaborare con la mia amica Terri Salminen che di polenta se ne intende moltissimo. Ero indeciso su quale ricetta fare a questo proposito. Ho cominciato a sfogliare il mitico “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene”, del nostro Artusi, scritto nel 1891, se non mi sbaglio. Poi mi sono ricordato di avere un libro di Emiko Davies, intitolato “Tortellini at Midnight” e… due e due uguale quattro: con Emiko ho ritrovato l’Artusi e Terri ha conosciuto Emiko. Doppio omaggio. La polenta (o farina di mais, come alcuni amano chiamarla) conferisce a questi biscotti semplici e delicati una splendida croccantezza, ma può essere un po’ difficile da lavorare perché (ovviamente) non c’è glutine a tenere insieme l’impasto. Questa di Emiko è la ricetta classica dei cosiddetti “biscotti di meliga”, provenienti dal Piemonte. Emiko racconta che l’uso della polenta nei dolci è spesso dovuto al fatto che tempo addietro il prezzo della farina di grano era notevolmente aumentato, così i fornai decisero di sostituirla con la polenta, ben più economica. Io me li mangio col caffè, a colazione. Da solo. Una musica. Ma so che tradizionalmente, questi biscotti si gustano o con lo zabaione o con un bicchiere di moscato d’Asti. Ma per gli astemi… sappiate che si accompagnano meravigliosamente anche a una fumante tazza di tè.
Ingredienti per una ventina di biscotti
100 g di polenta fine (fioretto)
100 g di farina 00
75 g di zucchero
125 g di burro, tagliato a pezzetti
scorza finemente grattugiata di 1 limone
1 uovo, più 1 tuorlo.
Metodo
Preriscaldare il forno a 180°C .
Unire la polenta, la farina e lo zucchero in una terrina. Aggiungere il burro a pezzetti e lavorarlo con un mixer elettrico o, con le mani, strofinarlo negli ingredienti secchi fino a ottenere un composto simile al pangrattato.
Aggiungere la scorza di limone, l’uovo e il tuorlo e mescolare fino a ottenere un composto omogeneo e cremoso. La consistenza deve essere densa, ma abbastanza umida, tanto da poter essere messa in un sacchetto con chiusura a zip. Praticare un foro che consenta di versare la pastella per una larghezza di 1 cm, oppure utilizzare un beccuccio abbastanza grande (a stella, o circolare di preferenza). Formare degli anelli del diametro di circa 5-6 cm direttamente su una teglia rivestita di carta da forno. Cuocere per 15 minuti, o finché i biscotti non appaiono asciutti in cima e leggermente dorati. Io siccome sono un disastro con l’uso di questi beccucci…ho provato a fare dei cerchi concentrici con dei tagliabiscotti, con un risultato sommamente mediocre, ahimè. Se non li consumate subito, si conservano bene in una scatola di biscotti chiusa. Buona degustazione.
