
Prima di passare a questo spettacolo di delizia e semplicità, vi racconto una storiella. Tutta vera. Sono all’aeroporto di Orly, direzione Terra Nostra. Pieno di siciliani e di simpaticissimi bambini che corrono e giocano. Un sogno, in poche parole. Il superlativo è ironico. Ci sono le loro mamme che stanno mangiano dei “macarons”, parlano tra di loro, e li rimproverano in italo-siculo. C’è un bambino chiamato Diego (invento i nomi, ok? Non vorrei che le mamme leggessero il mio blog hahaha) che comunque mi fa già molta simpatia. Ha l’aria da volpino, furbetto, ride, si nasconde, fa impazzire le altre bambine (un po’ più seriose e che non accettano scherzi): ha pure l’orecchino e non deve superare i dieci anni. Ecco: un ragazzino postmoderno, diremmo. Poi c’è Antonino (“vieni, ‘a mamma”) che mangia i Mikado come se non ci fosse un domani
Anche questo, però, mi è già simpatico. È più “artista”. Le bambine cominciano a piangere. Qualcosa è successo. Le mamme le tirano via. La pace ritorna. Ma solo per poco. Mi accompagnano tutti in aereo fino alla Madre Patria. Tra pianti, urla e “basta adesso” di adulti della famiglia. Si placano solo perché il sobbalzare dell’aereo li fa assopire. Grazie, Morfeo.
Che dire di questa Apple Tart? Sappiate solo che è la terza volta che la faccio in una settimana, io che non ripeto quasi mai lo stesso dolce. È stupenda. Prima in Brasile, poi in Francia, adesso in Italia.
Fatela. Punto e a capo.
La ricetta è tratta da Nothing Fancy, di Alison Roman, New York, Clarkson Potter, 2019.
Per 4-6 persone
Per l’impasto:
150 g di farina 00
2 cucchiaini di zucchero
1 cucchiaino di sale kosher
140 g di burro non salato, tagliato a pezzi piccoli, freddissimo
1 cucchiaio di aceto di mele o aceto bianco distillato
30 ml di acqua ghiacciata, più altra, ma solo se necessario
Metodo
- Mescolare la farina, lo zucchero e il sale in una ciotola capiente. Usando le mani, schiacciare il burro tra le punte delle dita nella farina, creando pezzetti lunghi, sottili e friabili. Quando la maggior parte è incorporata e non rimangono grossi pezzi, versare il composto di farina su una superficie di lavoro.
- Unire l’aceto con l’acqua ghiacciata e versarlo a filo sulla farina. Usando la punta delle dita, passare le mani attraverso la miscela di farina. Farlo ancora un paio di volte, fino a quando tutto inizia a riunirsi.
- Sempre usando le mani, iniziare a impastare l’impasto, raccogliendo eventuali pezzetti secchi dal basso e posizionandoli sopra per incorporarli. Si può aggiungere 1, forse 2 cucchiai di acqua durante questo processo se si ritiene che l’impasto ne abbia davvero bisogno, ma dovrebbe rimanere sul lato più asciutto (si idraterà e diventerà più morbido mentre riposa).
- Quando si sarà ottenuto un impasto ruvido (non sarà né liscio e né di bell’aspetto…hahaha), impastarlo ancora una o due volte, quindi farne un disco piatto, avvolgerlo e far riposare in frigorifero per almeno 2 ore.
Per le mele :
85 g di burro non salato
½ cucchiaino di cannella in polvere, cardamomo e/o zenzero (opzionale)
Farina 00, per spolverare
1 kg circa di mele non sbucciate, senza torsolo e affettate spesse 1⁄4 di pollice
50 g di zucchero + altri 2 cucchiai di zucchero per la parte finale
75 g di latticello
Sale marino in scaglie
Pepe nero macinato fresco (facoltativo)
Metodo
- Preriscaldare il forno a 200°C.
- Sciogliere il burro in una piccola pentola a fuoco medio, mescolando di tanto in tanto, fino a quando non si scioglie e inizia a schiumare e a dorare, 3-4 minuti (mescolare il burro di tanto in tanto in modo che i solidi non si attacchino al fondo). Togliere dal fuoco, aggiungere le spezie (se utilizzate) e mettere da parte.
- Stendere delicatamente l’impasto su un pezzo di carta forno leggermente infarinato a uno spessore di circa 1/2 cm in qualsiasi forma si voglia! (cerchio irregolare, rettangolo, quadrato, qualunque cosa!).
- Lasciando un bordo di 4-5 cm 2 su tutti i lati, disporre le mele in cima, o con un criterio semi geometrico o sparse a casaccio. Spennellare le mele con il burro rosolato e cospargere con lo zucchero.
- Piegare i bordi dell’impasto sopra le mele e spennellare l’impasto con il latticello seguito dai restanti 2 cucchiai di zucchero. Cospargere il tutto con sale marino a scaglie e pepe nero. Ci sta benissimo! Non lo evitate! Trasferire la “tart” crostata sulla carta forno e cuocere fino a quando l’intera crosta diventa molto dorata (anche di più!) e le mele sono tenere e cotte, da 45 a 50 minuti. Lasciare raffreddare prima di affettare e mangiare in qualsiasi modo che ti sembri casuale e appropriato.
