
Per me l’aggettivo “ammuddicato” e tutto quello che ne deriva fa parte della genialità della cucina siciliana. Poi questo è veramente speciale. Io farei questa particolare procedura sempre, in tutti i tipi di pasta… Ed ecco a voi… il pangrattato alle acciughe…. veramente geniale. Il pangrattato, morbido o duro, a seconda dei gusti (io lo preferisco morbido), viene saltato in olio d’oliva in cui sono state sciolte le acciughe. Il condimento è meraviglioso. Il sapore delle acciughe rimane intatto, il pangrattato non lo sovrasta, anzi, la salinità dell’acciuga produce stupende briciole dorate. Buon appetito e viva la pasta siciliana! E viva anche Rachel Roddy che l’ha riscoperta e pubblicata nel suo bel “Two Kitchens: Family Recipes from Sicily and Rome”.
Per 4 persone
500 g di spaghetti
150 ml di olio extravergine di oliva
4 acciughe sotto sale o 8 acciughe sott’olio, scolate
100 g di pangrattato ricavato dalla mollica di una pagnotta raffermo
3 cucchiai di prezzemolo a foglia piatta tritato finemente
Pepe nero macinato fresco
Metodo
Portate a ebollizione una pentola capiente d’acqua, aggiungete il sale e mescolate. Aggiungete gli spaghetti e cuoceteli al dente.
Nel frattempo, in una padella capiente a fuoco basso, scaldate l’olio e le acciughe per circa 2 minuti, mescolandole con un cucchiaio di legno fino a quando “Sciogliere nell’olio. Aggiungere il pangrattato, aumentare leggermente la fiamma e cuocere, continuando a mescolare, fino a quando non sarà dorato e croccante. Se è pronto prima della pasta, togliere la padella dal fuoco e tenerlo al caldo.
Scolare gli spaghetti, mescolarli con il pangrattato direttamente nella padella o, meglio ancora, in una ciotola da portata, mescolare, aggiungere il prezzemolo e una macinata di pepe nero e mescolare di nuovo. Completare con l’ultimo pangrattato rimasto nella padella e servire.
