“VANILLA PASTRY CREAM”, IL PUDDING PERFETTO

Non avevo in mente di postare nulla oggi, ma dopo aver fatto questo budino, DOVEVO pubblicarlo subito. La ricetta è di Alison Roman, da “Sweet Enough”. Prima della ricetta, che ho cercato perché avevo una sovrabbondanza di tuorli, ho letto l’incipit del testo e mi sono veramente trovato d’accordo con lei. Effettivamente, noi tendiamo sempre a dare per scontate le cose più semplici o a considerarle noiose. Un budino alla vaniglia, per esempio, ci sembra banale. Siamo costantemente alla ricerca di qualcosa di più e di diverso e potremmo dimenticare proprio le basi della pasticceria e la felicità che da esse proviene. Come in questo caso. È veramente il dessert perfetto così com’è. Semplice. Divino. La potete usare per riempire delle crostate o degli éclairs, certamente. Oppure usatelo per costruire un “trifle” o spalmato su una torta, o come strato di delizie in un tiramisù… Ma è sufficiente versare la crema alla vaniglia in bicchieri, tazze, coupe, ciotole, come preferite. O una grande coppa solenne, come ho fatto io, per darle il ruolo di protagonista assoluto. E mangiatelo ad occhi chiusi. Vedrete che tornerete ad amare la perfetta semplicità.
Ingredienti per per 6-8 persone (comportatevi di conseguenza per crostate, bignè, éclairs, trifle, eccetera)

945 g di latte intero
220 g di zucchero
1 baccello di vaniglia, diviso nel senso della lunghezza, o 1½ cucchiaino/7g di estratto di vaniglia
8 tuorli d’uovo grandi
65 g di amido di mais
1 cucchiainodi sale kosher
60 g di burro non salato

Metodo

  1. In una pentola di medie dimensioni, unire il latte e 110 g di zucchero. Se si usa il baccello di vaniglia, raschiare i semi nel latte e aggiungere anche il baccello (se si usa l’estratto di vaniglia, va messo dopo). Portare a ebollizione a fuoco medio, ma senza far bollire il latte. Una volta che il latte è sobbollito, toglierlo dal fuoco.
  2. Nel frattempo, in una ciotola media, sbattere i restanti 110 g di zucchero con i tuorli d’uovo, l’amido di mais, l’estratto di vaniglia (se si usa) e il sale.
  3. Versare lentamente una tazza della miscela di latte caldo nella miscela di tuorli d’uovo mentre si sbatte e si sbatte per amalgamare. Procedere in questo modo fino ad incorporare tutto il latte. Il composto sarà sciolto e avrà una consistenza amidacea.
  4. Riportare il composto nella pentola e metterla a fuoco medio. Frullare costantemente, cuocendo fino a quando il liquido non diventa da sottile con molte piccole bolle, quasi come un cappuccino, a denso e gelatinoso con sporadiche bolle grandi, che gorgogliano dalle grandi profondità della pentola, 8-10 minuti. Il composto sarà passato da un liquido brodoso a un budino dorato più velocemente di quanto pensiate. Magico! Togliere dal fuoco e aggiungere il burro con una frusta.
  5. Trasferite il budino in una pirofila o in una ciotola poco profonda e mettete un pezzo di pellicola di plastica o di carta da forno direttamente sopra (per evitare la “pelle”). Mettere in frigorifero e raffreddare completamente fino al momento dell’uso.
  6. Quando è pronto per essere servito o utilizzato, trasferite il composto in una ciotola capiente e sbattetelo con una frusta finché non diventa da denso e gommoso a cremoso, delizioso e liscio.

2 commenti Aggiungi il tuo

  1. Avatar di Maria Laura Fancello Serra Maria Laura Fancello Serra ha detto:

    Meravigliosa! Mia cugina ed io facevamo perdere la pazienza alla nonna con le merende. Dopo diverse proposte, tutte rifiutate, tra le quali pane burro e alici, pane vino e zucchero, pane e marmellata, pane e prosciutto, forse una crostata?… la nonna ormai stremata, preparava la crema pasticcera alla vaniglia e ce la versava copiosamente su fette di pane casareccio cotto nel forno a legna, e noi andavamo letteralmente in paradiso. Confesso che ogni tanto, colta da una regressione all’infanzia, me la preparo ancora oggi. Il pane non è più lo stesso, forse nemmeno le uova che arrivavano ogni giorno freschissime dall’azienda, ma chiudendo gli occhi ritorna il ricordo e il sapore di un tempo veramente felice della mia vita, che lei è riuscito a far riaffiorare con questa semplice ricetta. Grazie di cuore! Maria Laura

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    1. Avatar di gloggtheblog gloggtheblog ha detto:

      Ma che storia commuovente! Grazie di vero cuore!

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