“PHANOUROPITA”, LA TORTA DELLA TRADIZIONE GASTRONOMICA GRECA, PER PREGARE IL SANTO E RITROVARE COSE E PERSONE SMARRITE

Sappiate che oggi vi faccio un regalo. Questa torta è perfetta. Accontenta tutti. È non buonissima, di più. Innanzitutto è senza lattosio (dairy-free) ma potrebbe essere anche gluten-free, se lo preferite. È una torta “nistísima”, cioè della quaresima ortodossa, che è ancora in corso… velocissima da preparare e si sporca solo una ciotola. La cosa più bella poi è la storia che accompagna questa torta. Si chiama “Phanouropita”, cioè la Torta di San Fanurio, che è il corrispettivo del nostro Sant’Antonio.
Nella chiesa ortodossa, infatti, San Fanurio è il santo delle cose perse. Infatti, in greco, il verbo “phanerono” significa rivelare. Questa torta si prepara ogni volta che viene chiesto aiuto al santo, per trovare cose, ma anche persone. Una specie di protettore per “Chi l’ha visto?”, insomma.
La sua festa ricorre il 27 agosto e si usa preparare la torta la notte precedente, per portarla poi in chiesa per la benedizione. Poi si divide la torta in quaranta piccoli pezzi, a simboleggiare i quaranta giorni dell’anima nel purgatorio, e dovrebbe essere condivisa con la comunità, gli amici e la famiglia. Almeno sette persone dovrebbero parteciparvi. Si dice che la condivisione aiuti le persone a trovare la giusta strada nella vita, i contadini a ritrovare gli animali persi o rubati, e le donne nubili a trovare marito…! Si possono trovare diverse varianti di questa torta, ma gli ingredienti  chiave che non possono mancare sono le arance e l’olio d’oliva, perché questa torta si fa durante un digiuno…e che bel digiuno! La ricetta è tratta da quel bellissimo libro (che sto riscoprendo sempre di più) che è “Nistisima”, di Georgina Hayden. Torta imperdibile. Non mi stanco di ripeterlo. Buon fine settimana.

Ingredienti per 10-12 fette (è una torta bella intensa!)
250 ml di olio d’oliva leggero o altro olio insapore, più quello per lo stampo
200 g di noci, più quelle (facoltative) per la decorazione (potete usare anche mandorle o anacardi)
200 g di zucchero K
4 arance o 1 arancia e 250 ml di succo (oppure usate il succo di pompelmo perché ci sta divinamente bene!)
300 g di farina 00 (oppure se la volete fare completamente gluten-free usate la farina di grano saraceno)
2 cucchiaini e 1/2 di lievito per dolci
1 cucchiaino di cannella in polvere (ma se vi piace mettetene un pizzico in più)
100 g di uvetta (o anche cranberries secchi, anche se non fanno molto “greco”….)
125 di zucchero a velo

Metodo

Preriscaldate il forno a 190°C (170°C se ventilato). Ungete una teglia da 24 cm di diametro, con poco olio, e rivestire la base con carta forno.
Tritate in piccoli pezzi 75 g di noci e mettetele da parte. Macinate finemente le noci restanti (125 g) in un robot da cucina o in un macinaspezie, 
In una ciotola ampia, sbattete l’olio con lo zucchero con una frusta, finché il composto non sarà diventato omogeneo e liscio. Grattugiate la scorza d’arancia nel mix con l’olio. Spremete le arance (o i pompelmi) in una caraffa fino ad ottenere 250 ml di succo, che andrà unito al composto di olio e zucchero, sempre con la frusta.
Unite le noci macinate. Setacciate la farina, il lievito per dolci e la cannella nella ciotola grande con tutto il resto. Aggiungete gli ingredienti asciutti con un cucchiaio di metallo, mescolate, unite l’uvetta e le noci tritate.
Versate l’impasto nella tortiera preparata e cuocete per 40-45 minuti, o finché la torta non sarà cotta.
Fate raffreddare nello stampo per 10 minuti poi trasferite su una gratella.
Quando siete pronti per degustarla, setacciate lo zucchero a velo in una piccola ciotola ed aggiungete abbastanza succo d’arancia o acqua, in modo da ottenere una glassa dalla consistenza densa ma che possa sgocciolare. Un paio di cucchiai  dovrebbero essere sufficienti. Sgocciolate la glassa sulla torta raffreddata e decorate a piacere, con scorze d’arancia, noci e filetti di arance candite, oppure lasciatela semplicemente com’è.

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