“RED-GOOSEBERRY CLAFOUTIS”, DI NIGELLA, DA “HOW TO BE A DOMESTIC GOODNESS” (2000) E I RITROVAMENTI NELL’ARCHIVIO PERSONALE

Signore e signori, vi presento un clafoutis… e che clafoutis ! Certo, i francesi purosangue, ma purosangue nella pasticceria, vi diranno che il clafoutis si fa solo ed esclusivamente con le ciliegie… quando si usa altra frutta, il dolce si chiama “flognarde”…. Ma volete mettere il suono bello di “clafoutis” invece dell’altro ? Bene, adesso passo a una confessione: e spero mi perdonerete, perché ieri era San Biagio, ossia il mio onomastico. Onorato sia il mio santo taumaturgo … bene… da quando la mia amica Claudia @piastromexicankitchen ha messo Nigella come nume tutelare del mese di febbraio per il suo #forgottencookbookclub sto sfogliando i libri della Divina per cercare qualcosa da fare o rifare… e, a un certo punto, mi sono imbattuto in questa ricetta, nei miei archivi personali, la cui foto non avevo mai pubblicato per dimenticanza. L’ho fatta in Brasile, poco prima di partire. Forse nella fretta delle valigie e del lungo viaggio, l’avevo lasciata in sospeso. Magari avrete bisogno di aspettare la stagione calda per questo dessert, ma salvatelo, fidatevi, perché è buonissimo. Nigella usa l’uva spina rossa… voi potete usare un altro tipo di bacca, meglio però se acidula (come ribes, uva crispa, ecc). Messomi alla ricerca della frutta, ho fatto il clafoutis nigelliano per ben due volte: la prima con i ribes rossi importati dal Cile (carissimi!!!, la cosa più prossima al gooseberry che ho trovato) e poi la seconda con l’ “acerola”, una frutta buonissima chiamata anche “ciliegia delle Indie Occidentali” o “ciliegia di Barbados”, molto succosa e morbida, e dal gusto spiccatamente asprigno per l’alto contenuto di vitamina C, molto diffusa anche in Brasile. Proprio buono, facilissimo da fare, dalla consistenza cremosa… che dirvi di più?Augurarvi una buona domenica!

Ingredienti per 4-5 persone (per una tortiera di 20 cm di diametro oppure rettangolare 26 x 13 cm)

1 cucchiaio di burro
350 g di uva spina rossa (oppure ribes, uva crispa, acerola, meglio se è acidula).
6 uova grandi
100 g di farina 00
75 g di zucchero semolato
½ cucchiaino di acqua di fiori d’arancio
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
300 ml di panna ad alto contenuto di grassi
300 ml di latte intero
zucchero a velo per spolverare

Metodo
Preriscaldare il forno a 190°C, inserendo contemporaneamente una teglia da forno. Una volta raggiunta la temperatura, ungere la tortiera con il cucchiaio di burro e gettarvi l’uva spina o la frutta prescelta. Mettere in forno per 10 minuti.
Preparare, a questo punto, l’impasto: molto semplicemente mettere tutti gli ingredienti rimanenti nel robot da cucina e frullare fino a ottenere un composto omogeneo. Quando l’uva spina ha avuto i suoi 10 minuti di tempo, versatevi sopra l’impasto ottenuto, rimettete il piatto sulla teglia nel forno e cuocete per 35 minuti, quando il pudding si sarà appena rappreso al centro e sarà dorato e gonfio ai bordi. In effetti, quando lo tirerete fuori sarà tutto splendidamente lievitato, ma piano piano affonderà – ed è proprio così che deve essere. Mangiatelo a temperatura ambiente, tiepido, circa 20 minuti dopo. Spolverare con abbondante zucchero a velo prima di portarlo in tavola.

2 commenti Aggiungi il tuo

  1. Avatar di giovanna giovanna ha detto:

    Auguri in ritardo, mi piacerebbe essere tua vicina di casa x poter assaggiare almeno qualcosa delle meraviglie che prepari, purtroppo devo accontentarmi di gustarle con gli occhi Buona domenica Biagio

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    1. Avatar di gloggtheblog gloggtheblog ha detto:

      Ma grazie!!! Giovanna….Grazie di cuore!!! Sei molto gentile!! Buona domenica anche a te ! Contento che ti piaccia il mio blog ☺️☺️☺️☺️

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