
Sul rapporto di mia mamma col riso ho già scritto in altre occasioni (sembra l’inizio di un trattato filosofico hahahahaha). Per lei il riso è cosa da malati, e perciò meglio un bel piatto di pasta, senza dubbio. La sto rieducando. In questi giorni di vacanze siciliane, che stanno ormai volgendo al termine, sono venuti a trovarmi dei miei cari cugini e mia mamma mi chiede di fare un dolce per la loro visita. Solo che mamma, da qualche tempo ormai, non compra più farina perché dice che non sa cosa farsene, visto che è da sola. E non le do certo tutti i torti. Vedo del riso in dispensa e le dico che la stupirò con effetti speciali. Ed ecco questo riso dolce veramente cremosissimo e con una salsina da far strabuzzare gli occhi. È stato un successo. Ne sono rimaste due ciotoline appena per la felicità di mia mamma che, ecco, si sta piano piano ricredendo…
La ricetta di questo dolce – senza glutine ovviamente – è di David Lebovitz, dal suo bellissimo libro, “Ready for Dessert”, per me una specie di bibbia culinaria dei dolci. Il mio sogno è incontrarlo a Parigi. Se lo conoscete, fatemi sapere…
Buona Epifania che tutte le feste si porta via!!!
Ingredienti per 6 persone/6 coppette
30 g di uvetta
2 cucchiai (30 ml) di Armagnac o rum (ma anche del Marsala ci sta benissimo!)
1,25 litri di latte intero
150 g di riso Arborio
100 g di zucchero
¼ di cucchiaino di sale
3 foglie di alloro fresche o 2 secche
quattro strisce di scorza d’arancia larghe 3 cm
Metodo
In una piccola casseruola, scaldare l’uvetta e l’Armagnac o il rum (o il Marsala) e far sobbollire fino a quando la maggior parte del liquido viene assorbita, circa 1 minuto. Togliere dal fuoco, coprire e mettere da parte.
In una casseruola grande, unire il latte, il riso, lo zucchero e il sale. Aggiungere 3 foglie di alloro fresche o 2 secche al posto del baccello di vaniglia e quattro strisce di scorza d’arancia larghe 3 cm. Cuocete a fuoco basso e a fuoco lento, mescolando spesso con una spatola di gomma resistente al calore per assicurarvi che il riso non si attacchi al fondo. All’inizio il composto sarà piuttosto liquido, ma man mano che si addensa sarà necessario essere vigili e mescolare quasi costantemente. Quando il latte è stato assorbito dal riso e il budino assomiglia a un risotto sciolto, il che richiede circa 45 minuti, togliete il tegame dal fuoco. Rimuovere le foglie di alloro e le strisce di scorza d’arancia prima di servire, quindi mescolare l’uvetta e l’eventuale liquido di ammollo non assorbito. Servire caldo o a temperatura ambiente.
Per la Salsa al caramello all’arancia e all’alloro
230 g di zucchero
80 ml di acqua
qualche goccia di succo di limone
180 ml di succo d’arancia appena spremuto
Distribuire lo zucchero in uno strato uniforme in una padella o casseruola a fondo pesante di medie dimensioni. Versare l’acqua sullo zucchero per inumidirlo, ma non mescolare. Cuocere a fuoco medio finché lo zucchero non si scioglie e aggiungere il succo di limone. Continuare a cuocere, senza mescolare, ma roteando la pentola se lo zucchero si raggruma o inizia a dorare in modo irregolare. Quando il caramello diventa di colore ambrato scuro e inizia a schiumare un po’, togliere dal fuoco e aggiungere immediatamente metà del succo d’arancia. Il caramello si gonfierà vigorosamente, poi le bollicine si attenueranno. Mescolare con un utensile resistente al calore fino a quando i pezzetti di caramello indurito non si saranno completamente sciolti. Lasciare raffreddare per 3 minuti, quindi mescolare con il succo d’arancia rimanente. Servire la salsa a temperatura ambiente e irrorare il risolate.
