OMELETTE DOLCE IRANIANA, “GHEYGHANAGH” | قیقناق, PER UNA COLAZIONE ESOTICA E ORIGINALE IN POCHI MINUTI

So bene che la colazione è il momento più importante del giorno per la nostra sana alimentazione e tutti si stupiscono qui, nelle mie latitudini, che noi prendiamo un caffè espresso al volo e usciamo per andare a lavorare… Ho ormai questa abitudine e solo due-tre ore dopo mi viene una fame da lupi. Tuttavia, quando ci sono ricette che stuzzicano la mia curiosità e il mio interesse, io mi sacrifico (è solo un modo di dire) e mi dedico una di quelle colazioni da pascià… e siamo in tema perché questa ricetta proviene, ancora una volta, dalla ricchissima e buona cucina iraniana che sto praticamente scoprendo con il meraviglioso l libro di Saghar Setareh @labnoon. Questa omelette dolce si chiama “Gheyghanagh”, un nome il cui sono sembra una danza, quasi un ballo da favola (ma non so cosa voglia dire in realtà). Molti dolci in Iran, soprattutto quelli della regione dell’Azerbaigian (che dá i natali a questa frittata dolce del mattino), prevedono di versare uno sciroppo caldo su una pastella cotta o al forno – una tecnica simile a quella usata per fare, per esempio, la più famosa baklava. A Tabriz, nel nord-ovest dell’Iran, dicono che questa è forse la più semplice di tutte. Fatela. E offritela. Farete un figurone con poco. E che delizia !!!!

La ricetta è tratta dal meraviglioso (insisto, sì!) “Pomegranates and Artichokes”, di Saghar Setareh , London, Murdoch Books 2023

Ingredienti per 2-4 persone (ma forse ve la mangiate tutta voi da soli)

80 g di zucchero
80 ml di acqua
2 cucchiai di infuso di zafferano (riporto la ricetta più in basso)
1 cucchiaio di acqua di rose, oppure ¼ di cucchiaino di cardamomo macinato
2 uova
1 cucchiaino di farina 00
un pizzico di sale
1½ cucchiaino di burro o ghee

Metodo
In un pentolino, scaldare lo zucchero con l’acqua per ottenere uno sciroppo liscio e molto fluido; non farlo addensare. Quando si formano piccole bollicine e tutto lo zucchero si è sciolto, aggiungere l’infuso di zafferano e l’acqua di rose o il cardamomo. Tenere in caldo a fuoco molto basso.
Sbattere le uova con la farina e il sale. Sciogliere il burro in una padella antiaderente di 20 cm a fuoco medio-alto, quindi versare il composto di uova e lasciarlo dorare, senza mescolare l’uovo. Dopo qualche minuto, quando la superficie è abbastanza compatta, girare la frittata e cuocerla sull’altro lato per un altro paio di minuti, finché non è dorata.
Versare con molta cautela lo sciroppo caldo: quando viene aggiunto alla padella bollirà ferocemente, quindi preparatevi. Cuocere a fuoco basso per altri 5-10 minuti, finché lo sciroppo non si sarà ridotto.
Tagliare la frittata a spicchi nella padella con una spatola di legno o di silicone. Lasciare riposare per 15-30 minuti prima di servire.
Servire a colazione o a merenda, magari con una tazza di tè nero o di caffè.


Per l’infuso di zafferano (3 cucchiai)
½ cucchiaino di fili di zafferano
un buon pizzico di zucchero
Macinare i fili di zafferano con lo zucchero in un piccolo mortaio. Se non avete un piccolo mortaio, potete mettere lo zafferano e lo zucchero su un pezzo di carta da forno, ripiegare tutti i lati in modo che la polvere non fuoriesca, quindi macinare con un barattolo da marmellata o un mattarello fino a ottenere una polvere molto fine.
Far bollire un po’ d’acqua in un bollitore, quindi lasciarla riposare per qualche minuto. Versare la polvere molto delicatamente in una piccola tazza di vetro, quindi versarvi sopra 3 cucchiai abbondanti di acqua calda. Coprire la tazza con un coperchio o un piattino e lasciare “in infusione” la miscela per almeno 10 minuti senza togliere il coperchio, per liberare il colore e l’aroma dello zafferano. Trascorso questo tempo, l’infuso di zafferano è pronto per essere utilizzato.È possibile preparare un lotto più grande e conservare l’infuso in frigorifero per un massimo di 5 giorni, pronto da aggiungere a cucchiaiate al tè o da spruzzare sulle uova e praticamente su ogni piatto.

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