LA TORTA CON LE MELE «AFFONDATE»

VERSUNKENER APFELKUCHEN

Sunken Apple Cake

Luisa Weiss è una food-blogger italo-americana e tedesca di adozione. Il libro “Classic German Baking” è un vero e proprio invito alla culinaria tedesca. Molto curato e corredato da fotografie minimaliste e, allo stesso tempo, suggestive, il libro mi ha fatto venire voglia di fare un sacco di ricette, buon segno, mi pare, no? Ci sono tantissime ricette: dai biscotti («Amerikaner», «Nusseken», per esempio) a dolci lievitati e torte celebri come la Linzertorte o la Mohntorte. Ovviamente… ho cominciato con una torta di mele “sunken”, cioè con le mele affondate nell’impasto.

Luisa avvisa che le torte di mele in Germania sono numerose. Solo per questo mi verrebbe voglia di andare a vivere anche là!

Le torte facili e popolari come questa sono denominate “Torte del mercoledì” perché si possono preparare agevolmente durante la settimana, quando si ha molto meno tempo a disposizione. L’ho fatta sempre per la serie “20000 mele sotto i denti”… e ve la presento!

Dopo gli ingredienti vi dico com’è!

Cosa occorre

3 mele

½ limone organico

125 g di zucchero

130 g di burro non salato a temperatura ambiente

½ cucchiaino di estratto di vaniglia

3 uova

190 g di farina

2 cucchiaini di lievito per dolci

Un pizzico di sale

Da 1 a 2 cucchiaini di zucchero demerara

Panna, per servire (opzionale)

Metodo

1 Sbucciare le mele, togliere i semi e tagliarle in quarti. Affettare ciascun quarto finemente incidendovi ma facendo attenzione a lasciare il quarto di mela intero. Grattugiare la scorza di mezzo limone nella ciotola di un mixer e lasciare da parte. Conservarne l’altra metà.

2 Preriscaldare il forno a 180°C. Foderare la base di una tortiera apribile di 23 cm con carta-forno.

3 Nella ciotola del mixer o della planetaria in cui abbiamo precedentemente messo la buccia grattugiata del mezzo limone, mettere lo zucchero e il burro e sbattere finché il tutto non risulti pallido e spumoso. A mixer spento, ripuliti i lati della ciotola, aggiungere l’estratto di vaniglia e poi un uovo. Sbattere fino a combinare prima di aggiungere l’altro uovo. Amalgamare nuovamente e aggiungere il terzo uovo. Ripulire i lati della ciotola e sbattere per amalgamare l’insieme.

4 In un’altra ciotola mescolare la farina, il lievito e il pizzico di sale. Con il mixer a bassa velocità, aggiungere al composto precedentemente preparato la farina col sale e il lievito fino ad amalgamare e poi aggiungere il succo del mezzo limone che si è messo da parte prima. Ripulire i lati della ciotola con una spatola e mescolare l’impasto a mano per l’ultima volta.

5 Versare l’impasto nella tortiera preparata e uniformare la superficie. Con delicatezza mettere i quarti di mela nell’impasto, con la parte tagliata verso l’impasto, lasciando un po’ di spazio tra ogni quarto di mela. Se rimane una male, si può sempre inserirla nello spazio rimasto, tagliandone le fette. Cospargere la superficie con lo zucchero demerara. Cuocere per 35-40 minuti, ruotando la tortiera a 180 gradi durante la cottura finché la torta non sia bella dorata e uno stecchino inserito al centro (dell’impasto, non delle mele) non fuoriesca pulito.

6 Lasciar riposare la torta nella tortiera su una griglia per 5 minuti. Poi passando delicatamente un coltello ai bordi, rimuovere lo stampo. Servire a temperatura ambiente con un cucchiaio di panna. La torta si conserva a temperatura ambiente, avvolto bene nella pellicola, per due giorni.

Piccole note

Vero è proprio comfort food, la torta di mele, in generale, ha sempre qualcosa di magico. Basta cambiare qualcosa di minimo negli ingredienti e anche il gusto cambia. È bello vedere le mele nell’impasto. Lo zucchero demerara dà un croccantino e un caramellato alla superficie che è veramente delizioso. La torta si mantiene morbida per due giorni ma non ci arriva. Buona con il tè, con il caffè, a colazione. La morte sua è la panna leggermente zuccherata e lievemente montata. Aggiungete anche un pizzico di cannella, come direbbe la mia amica Maria, perché risalta la torta di mele e si fa un figurone.

Certo che anche i tedeschi di “Apple Cakes” se ne intendono!

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