
In originale “Осине гнiздо” | Osyne Gnizdo
Sembra la famosa torta di rose e invece è un delicato assemblaggio di panini dolci, dal titolo quanto mai pericoloso (e poi pericoloso sarebbe mangiarli tutti… perché non riuscirete a fermarvi!)
Dalla ricetta di Olia Hercules, dal bellissimo “Mamushka”.
Circa 15-20 panini
Ingredienti
50 g di burro, a temperatura ambiente, più dell’altro per ungere
2 cucchiai di zucchero semolato
un pizzico di sale marino fine
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
15 g di lievito fresco
2 tuorli d’uovo
20 ml di latte tiepido
500 g di farina per dolci, più dell’altra per il piano di lavoro
Per la farcia
100 g di zucchero semolato
50 g di noci, tritate grossolanamente
1 Preriscaldare il forno a 180° C e imburrare uno stampo rotondo da 24 cm.
(Se lo avete in ceramica, adatto ad andare in forno, usatelo, perché farete bella figura, portando il dolce a tavola!)
2 In una ciotola lavorare lo zucchero, con il sale e la vaniglia, nel lievito, con una forchetta, aiutando il lievito a sciogliersi. Aggiungere i tuorli e lavorarli per formare una pasta.
3 Aggiungere il latte appena tiepido, setacciare la farina e mescolarla nella pastella con il lievito, fino a ottenere un impasto morbido.
4 Infarinare generosamente il piano di lavoro e lavorare brevemente l’impasto. Accertarsi che la superficie sia ben infarinata e quindi stendere l’impasto il più sottile possibile.
5 Spennellare l’impasto con il burro ammorbidito (o direttamente con la mano, “più nature” hahaha), poi cospargere uniformemente lo zucchero, seguito dalle noci.
6 Arrotolare l’impasto per creare una forma da salsiccia lunga, quindi tagliare in 15-20 pezzi. Se non sono tutti uguali, non importa. Daranno incanto alla composizione finale.
7 Disporre i pezzi graziosamente con la parte dove il rotolo è visibile verso l’altro, nello stampo unto in precedenza. Infornare per circa 30-40 minuti, assicurandosi di non aprire la porta del forno prematuramente.
Appena saranno dorati, sfornare e degustare!
Post Scriptum
Cosa rarissima, ma ho fatto questa ricetta ben due volte. Sempre con esiti più che positivi. E ho voluto provare anche una variazione tutta personale, con la farcia di burro salato e rosmarino, che ho mangiato come se fosse un pane appena cotto.
Nido di vespe molto invitante, “pericoloso”, gustosissimo!
